e siamo gli uomini imbottiti
siamo gli uomini automatici
accasciati su noi stessi
con le teste prive di vita
... eppure ogni tanto
fulmini di bellezza
questo blog si propone come mezzo per le anime in cammino per trovare risposte al senso della vita individuale e generale. verranno esplorati i temi più disparati aventi come unico centro focale la Coscienza in quanto nulla ha senso al di fuori della coscienza stessa e niente ne è mai davvero fuori. questo blog ha l'intento quindi di aiutare gli esseri umani nel risveglio e nella maggiore presa di coscienza e consapevolezza sul sè e sull'ambiente circostante
giovedì 25 agosto 2011
lunedì 22 agosto 2011
spirito corpo e tentazioni - rapporto materico
le tentazioni sono cose che vogliamo fare, che il nostro io materico vuole. noi come spirito possiamo benissimo astenerci , ma finchè vestiamo un corpo non ha senso non viverci dentro. d'altro canto essendo spiriti ha senso ogni tanto esercitare lo spirito stesso, così come alleniamo il corpo, quindi resistere alle tentazioni è utile. l'importante è trovare sempre l'equilibrio del compromesso ed ogni tanto cedere alla tentazione godendosela meglio che si può.
cedere sempre nella tentazione, però, significherebbe narcotizzare lo spirito e non allenarlo.
pensare di non avere mai tentazioni sarebbe follia, forse solo alcuni asceti vivono in una stato tale di non io da non avere più tentazione alcuna, ma la maggioranza di noi ha ancora desideri, bisogni, aspirazioni... e negarsi il piacere, seppur effimero, che deriva dal soddisfare un bisogno sarebbe utopico e controproducente.
Penso che sia essenziale e costruttivo imparare ad alternare resistenza alla tentazione intesa come meditazione e pace della mente, ottenere quindi una visione in cui le tentazioni sono viste come palline su un piano più ampio ed in cui si da attenzione al piano piuttosto che alle singole biglie poggiate su esso. nella meditazione si potenzia il controllo sulla mente nonchè la volontà. un po' di meditazione giornaliera fortifica lo spirito ed aumenta la consapevolezza in generale. un eccesso di meditazione porterebbe ad una vita puramente spirituale, me ben poco materica e finchè abbiamo un corpo ha senso onorarlo e rispettarlo includendo l'assecondare i suoi capricci e desideri.
assecondarlo troppo però ci porta ad una forte identificazione corporea trascurando quell'altro lato magico di noi, mistico, presente e forte che silenzioso abita dietro i nostri pensieri
cedere sempre nella tentazione, però, significherebbe narcotizzare lo spirito e non allenarlo.
pensare di non avere mai tentazioni sarebbe follia, forse solo alcuni asceti vivono in una stato tale di non io da non avere più tentazione alcuna, ma la maggioranza di noi ha ancora desideri, bisogni, aspirazioni... e negarsi il piacere, seppur effimero, che deriva dal soddisfare un bisogno sarebbe utopico e controproducente.
Penso che sia essenziale e costruttivo imparare ad alternare resistenza alla tentazione intesa come meditazione e pace della mente, ottenere quindi una visione in cui le tentazioni sono viste come palline su un piano più ampio ed in cui si da attenzione al piano piuttosto che alle singole biglie poggiate su esso. nella meditazione si potenzia il controllo sulla mente nonchè la volontà. un po' di meditazione giornaliera fortifica lo spirito ed aumenta la consapevolezza in generale. un eccesso di meditazione porterebbe ad una vita puramente spirituale, me ben poco materica e finchè abbiamo un corpo ha senso onorarlo e rispettarlo includendo l'assecondare i suoi capricci e desideri.
assecondarlo troppo però ci porta ad una forte identificazione corporea trascurando quell'altro lato magico di noi, mistico, presente e forte che silenzioso abita dietro i nostri pensieri
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