venerdì 16 dicembre 2011

è il libero arbitrio a determinare tutto ciò?

mi domandavo se il mondo fosse libero o se fosse determinato.
infondo una pietra cade perchè vi è una legge, la forza di gravità, ad attrarla al suolo ed allo stesso modo io mangio poichè una legge naturale me lo impone come esigenza.
che dire dei pensieri, dell'umore e tutto il resto ?
essi sono frutto della mia libertà espressiva di individuo unico o sono forse diramazioni di processi fisiologici dettati da flessibili, ed al contempo rigidi, schemi strutturali?
certamente vi è in tutto il meccanismo determinato per natura una componente libera. io posso muovere un braccio quando lo decido, e non mi potrei mai sognare di dire che esso si muove perchè, ad un tratto, una rete neurale si attiva casualmente determinandone il movimento.

ma andando oltre le domande sulla libertà individuale, mi accingo ora a riflettere sull'effetto della libertà in senso generale.
la realtà, il mondo, ha sicuramente dei meccanismi di funzionamento che in un certo senso determinano che le cose vadano piu o meno in un dato modo ed in una data direzione. esistono appunto le tendenze, ed esse sono insite sia nell'uomo che nell'animale e perfino nel regno vegetale e minerale. daltronde il ferro si arruginisce per ossidazione ed esso è del tutto inevitabile.

ma se, ed è così, il mondo ha anche una componente libera, allora il libero arbitrio determina il mondo per come è. la grande jungla e la legge del più forte, della sopravvivenza, del sopruso sul prossimo ai fini di preservare l'integrità fisica del soggetto agente sono istinti di natura, tendenze innate, e noi, che non possiamo sottrarci molto facilmente alla nostra più intima natura animale, non possiamo che esserne sottomessi.

l'imprevedibilità delle azioni fa si che il mondo possa mutare costantemente, ed ecco che nascono nuove specie animali ed ecco che nascono nuovi paradigmi culturali, ed ecco che nascono nuove mode, stili, pensieri, strategie economiche, politiche e tantissime altre cose.

l'evoluzione del mondo, il suo perenne mutare, avviene proprio grazie alla componente libera che, pur essendo del tutto sottomessa alle tendenza insite per natura in ogni cosa, può deviare il moto del treno sui binari.
se così non fosse, o meglio, se tutto fosse totalmente determinato per natura così come un programma lo è nel computer in cui funziona, il mondo sarebbe un perfetto meccanismo statico e ripetitivo in cui nulla potrebbe mai accadere. esisterebbe totalmente il destino in quanto esso sarebbe frutto di un assoluto schema preciso ed inattaccabile. saremmo macchine.

la componente libera non so cosa sia, nè da cosa è determinata ( sempre se è determinata da qualcosa ). credo che il nostro "libero pensare" sia determinato da leggi di funzionamento della mente, ed a tal proposito grandi branchie della psicologia cognitiva si occupano di studiarne nei dettagli il funzionamento affiancate dalle più innovative strumentazioni delle neuro-scienze. però nonostante la mente abbia dei meccanismi assoluti di funzionamento, e nonostante le logiche associative siano sovrane, nonostante il lato emotivo concorra enormemente nell'influenzare quello cognitivo e viceversa , sono abbastanza convinto del fatto che la coscienza non sia un semplice epifenomeno di un meccanismo più ampio, e nel caso lo sia, penso che la componente libera sia un "regalo" di madre natura che ha fatto a se stessa per potersi garantire costante cambiamento. la natura è un sistema in grado di auto modificarsi.

che la realtà sia o no il respiro , o la risata, di una divinità non lo so. però inizio a pensare sempre più che alla base di tutto vi sia vita, un forte impulso vitale e forse, probabilmente, un'intelligenza di fondo.

sabato 5 novembre 2011

l'amore è tutto

guardate con amore e dolcezza, e sarete liberi da ogni cosa.
l'amore è il più potente stato mentale, si ottiene quando si accetta totalmente l'interno e l'esterno, quando al posto di distrarre la nostra attenzione da tensioni , permettiamo all'attenzione di focalizzarsi liberamente ed interamente sull'oggetto da indagare, e permettiamo alla nostra mente ( ora libera dai pregiudizi e schemi ) di pensare in modo totalmente libero ed aperto.
solo l'amore può portare a questo stato di cose, è l'unico stato di coscienza a permettere al pensiero di sublimarsi ed alla mente di manifestare le sue potenzialità.
tutte le altre emozioni e tutti gli altri stati d'animo, seppur in maniera diversa, tendono a incatenare la mente a qualcosa impedendole così di spaziare negli orizzonti profondi.
l'amore quindi ci permette di avere ed essere tutto, di essere totalmente liberi, attraversati da brividi di gioia e contentezza, come se un mare enorme di energia stesse entrando nel nostro corpo. nell'amore si è beati.

l'essere umano è qualcosa di davvero notevole, la magia più incantevole di questo pianeta o forse dell'universo. è un essere in grado di provare amore e meraviglia, ammirazione e stima, è un animale che sa contemplare e può raggiungere confini lontani.  è difficile non amare questo splendore che siamo, ed è strano non rivolgersi a quel Qualcosa senza esserne grati per ogni sua creazione. eppure tutto questo è sempre sotto i nostri occhi e noi, distrattamente,  camminiamo oltre.

venerdì 28 ottobre 2011

la macchina

se osserviamo bene il mondo attorno a noi e noi stessi, il modo in cui ogni cosa funziona e come noi stessi funzioniamo, ci rendiamo conto ben presto del fatto che siamo micro sistemi inseriti in un macro sistema, in cui ogni cosa nel vivere svolge una funzione funzionale al tutto circostante, in un'ottica di inter-dipendenza ed estrema simbiosi. 
ogni cosa, per esistere e sussistere, necessita di un programma che dia configurazione e struttura all'energia di fondo che diviene materia.
pensiamo solo a come funziona un corpo, a tutti i processi metabolici, al fatto che estrae sostanze dal cibo le modifica e le fa proprie suddividendole in sostanze utili per la strutturazione fisica e sostanze utili affinchè il corpo possa "bruciare" energia. come fa un pezzo di pane a venir distrutto e utilizzato ? come mai abbiamo tutta una seria di batteri, enzimi e processi chimici adeguati all'assimilazione del cibo?
come è mai possibile che un corpo sia programmato per funzionare? pare quasi che sotto ci sia un programma gestionale che insegna all'hardware corpo ad utilizzare ciò che il mondo fornisce. pensiamo a tutti gli effetti che l'ossigeno ha sul corpo, un gas non ha questo potere ! il potere dell'ossigeno è dato dal corpo e dai suoi schemi di funzionamento. pensiamo anche solo alla magia del poter vedere, pensare, ricordare !

non parliamo poi di una pianta dal cui seme nasce un albero. un seme, un frammento contenente materiale genetico ( codice del programma che si svilupperà con le condizioni adatte di umidità e calore ) gettato nella terra, assimila le sostanze dal terreno, moltiplica le cellule e , nutrendosi di luce e anidride carbonica, inizierà a strutturarsi disponendo atomi in sequenze precise e stabilite ( dal proprio dna ) e inizierà la trasformazione di sostanze chimiche per tutta la vita. e creare, sintetizzare, gestire ed usare sostanze chimiche è un'impresa complicatissima che necessita anni di studio laboratoriale per un chimico... eppure una pianta, o un fegato, o qualsiasi altra cosa, sintetizza e gestisce la chimica con estrema facilità e la cosa più incredibile è che è programmato per farlo.

la nostra stessa mente, che poi altro non è che uno dei tanto sotto sistemi che compongono il nostro sistema Corpo, funziona secondo programmi insiti alla nascita ( che non abbiamo cioè sviluppato noi con la nostra esperienza ) che basandosi su spinte pulsionali assimilano informazioni dall'esterno, le memorizzano, e le combinano per dare risposte a domande, per mappare la realtà, per cercarne una comprensione utile ai fini del movimento nel mondo e della sopravvivenza. 
ogni essere tende alla conoscenza, e la conoscenza porta a strategie adattive. l'essere umano in questo è probabilmente l'animale terrestre meglio riuscito e col più alto grado di complessità.
la curiosità stessa è uno dei programmi in dotazione nel corredo umano, l'intelletto non è che una potenzialità che hanno tutti e che nell'uomo è semplicemente più sviluppato, esso è la capacità di correlazione delle informazioni contenute in memoria. 

perchè un bambino nasce e sa dov'è il seno e sopratutto che lo necessita ? direte per istinto.. ed io vi do ragione, ma questo non significa spiegarne il reale motivo. come fa a sapere una cosa di cui non ha fatto esperienza ? essa è gia inserita nella sua mente, il cervello non è del tutto vergine e vuoto, ci sono gia delle informazioni dentro , e come queste siano state messe è un mistero. e sopratutto chi le ha messe ? 
parlare di un dio separato dalle creazioni è poco sensato a parer mio, è più probabile che l'energia stessa che compone l'universo ha sia una parte "fisica" la propria struttura energetica, e sia una parte "mentale" la coscienza divina, o mente di dio.
è possibile che così come noi abbiamo un cervello fisico ed una mente sovra-fisica, allo stesso modo l'energia è sia un "tessuto" che una coscienza. 

è molto probabile che noi siamo una sorta di robot auto programmante e programmato per auto gestirsi in accordo con delle leggi di funzionamento inviolabili ed estremamente vincolanti. siamo totalmente liberi all'interno di un recinto biologico. la nostra mente  è una piattaforma virtuale che funziona in un determinato modo specifico che diviene il nostro stesso limite strutturale. non possiamo scegliere come funzioniamo, una ferrari non può decidere d'essere una moto da cross. tutto potrebbe essere una sorta di robot biologico programmato per vivere la propria vita ed al contempo essere naturalmente orientato verso azioni che, nell'insieme, svolgono una funzione per il macro sistema mondo. 

in quest'ottica la vita di ogni singola cosa è funzionale a sè ed a tutto il resto, essendo il mondo stesso un macro programma ed un immenso robot biologico o, detto diversamente, un organismo vivente. 
ma che differenza concettuale c'è fra un essere vivente ed un robot biologico ? 

lunedì 3 ottobre 2011

quando smetti

e poi accade che, senza aspettarselo minimamente, dopo un allenamento meditativo intensivo e durato anni.. accade che molli tutto, rinunci.. ti arrendi e decidi di vivere e basta... ed è lì che d'improvviso la mente accresce enormemente il proprio potenziale... quando cerchi non trovi, al massimo trovi indizi. quando non cerchi HAI TUTTO a portata di mano.. è incredibile quanto la mente trattata con delicatezza e dolcezza diventi piacevole da gestire e da vivere.
non serve accanirsi, ha più utilità fluire e abituarsi a pescare pensieri

giovedì 25 agosto 2011

e siamo gli uomini imbottiti
siamo gli uomini automatici
accasciati su noi stessi
con le teste prive di vita

... eppure ogni tanto
fulmini di bellez
za

lunedì 22 agosto 2011

spirito corpo e tentazioni - rapporto materico

le tentazioni sono cose che vogliamo fare, che il nostro io materico vuole. noi come spirito possiamo benissimo astenerci , ma finchè vestiamo un corpo non ha senso non viverci dentro. d'altro canto essendo spiriti ha senso ogni tanto esercitare lo spirito stesso, così come alleniamo il corpo, quindi resistere alle tentazioni è utile. l'importante è  trovare sempre l'equilibrio del compromesso ed ogni tanto cedere alla tentazione godendosela meglio che si può.
 cedere sempre nella tentazione, però, significherebbe  narcotizzare lo spirito e non allenarlo.


pensare di non avere mai tentazioni sarebbe follia, forse solo alcuni asceti vivono in una stato tale di non io da non avere più tentazione alcuna, ma la maggioranza di noi ha ancora desideri, bisogni, aspirazioni... e negarsi il piacere, seppur effimero, che deriva dal soddisfare un bisogno sarebbe utopico e controproducente. 
Penso che sia essenziale e costruttivo imparare ad alternare resistenza alla tentazione intesa come meditazione e pace della mente, ottenere quindi una visione in cui le tentazioni sono viste come palline su un piano più ampio ed in cui si da attenzione al piano piuttosto che alle singole biglie poggiate su esso.  nella meditazione si potenzia il controllo sulla mente nonchè la volontà. un po' di meditazione giornaliera fortifica lo spirito ed aumenta la consapevolezza in generale. un eccesso di meditazione porterebbe ad una vita puramente spirituale, me ben poco materica e finchè abbiamo un corpo ha senso onorarlo e rispettarlo includendo l'assecondare i suoi capricci e desideri.


assecondarlo troppo però ci porta ad una forte identificazione corporea trascurando quell'altro lato magico di noi, mistico, presente e forte che silenzioso abita dietro i nostri pensieri 

lunedì 25 luglio 2011

riflessioni sulla fisicità

ci sono momenti in cui, guardandomi attorno, mi accorgo o mi pare d'essere un'entità non fisica che momentaneamente vive qui tramite un corpo.
il mio sguardo salta sulle cose e nota una certa staticità, le cose qui sono come sono e non possono esprimersi più di tanto. un libro qui è fatto di materia, segue dei cicli e dei flussi, ingiallisce e poi scomparirà. però è fermo, statico, "morto". ho barlumi di ricordi che invece mi suggeriscono l'esistenza di un piano dimensionale in cui il libro così come lo si potrebbe vedere, altro non sarebbe che una proiezione del libro stesso, la sua volontà di apparire manifesterebbe la forma, e la percezione stessa risulterebbe dinamica e viva.
in questa dimensione fisica  ho la sensazione che tutto è, percettivamente, separato. siamo chiusi in una bolla percettiva che ci ostacola nei fenomeni di empatia col mondo esterno, di telepatia e di connessione. tali fenomeni sono possibili e ricercabili, però il corpo materico ostacola il tutto.
ho la sensazione che una volta lasciato il corpo questo tipo di percezione cessa con esso, muore col corpo stesso, e la coscienza può tornare a vivere su un piano di profonda connessione col mondo esterno e di interscambi.
interno ed esterno sono gia qui la stessa cosa, ma la dimensione ( il software ) su cui viviamo non ci consente una profonda esperienza di questa interconnessione.

la coscienza individuale è una scintilla, un brandello, della coscienza universale. il mondo esterno altro non è che coscienza coagulata e per questo motivo esterno ed interno sono profondamente interconnessi al punto di non esistere singolarmente, essi sono ramificazioni l'uno dell'altro. l'io è la più sublime delle illusioni ed è destinato a modificarsi, evolversi fino a sparire e dissolversi.
amo dire che la coscienza  è spiattellata, e quando lo dico intendo dire che "pezzi di me " sono ovunque e pezzi dell'"ovunque" sono in me.

ricordo d'aver un anima e di non esserlo, ricordo d'aver una coscienza in prestito dal Padre e di usarla come dono per fare esperienza del grande viaggio : la vita

lunedì 20 giugno 2011

coscienza e strutturazioni

bisogni che dettano pensieri?
un unico bisogno che crea dei bisogni?
un allucinazione?
sensazioni forse, o forse
molto di piu 

d'altronde, cos'altro potrebbe mai essere ?

martedì 31 maggio 2011

fare e non fare

la vita si svolge a partire da azioni ed è costituita da azioni. pensare, fare, non fare, non pensare. sono tutte decisioni piu o meno volontarie circa un'agire.
solitamente noi, ma anche gli animali, siamo soggetti a routinizzare ogni cosa, creare abitudini e dipendenze emozionali nei confronti delle azioni. seguiamo quindi degli schemi, delle sequenze che ci danno sicurezza e svolgiamo sempre le stesse azioni nello stesso modo.
il problema subentra quando proviamo ad agire diversamente, a fare qualcosa che spezza ( anche solo momentaneamente ) la sequenza, lo schema, la routine.
quando proviamo a farlo ci viene subito la tentazione di lasciar perdere e tornare al vecchio schema.
Siamo persone pigre che non fanno praticamente nulla di pratico tutto il giorno eccetto qualcosa di mentale ? bene non vogliamo mai fare nulla oltre all'oziare, la fatica non fa per noi ed anche se una cosa non ci costa fatica, siccome è pur sempre qualcosa di diverso dal non fare nulla noi non la faremo, e se la facciamo la facciamo male, di fretta e non vediamo l'ora di tornare alla noia o a quello che stavamo facendo a risprmio energetico. una persone pigra è raro che si impegni in qualcosa, qualsiasi cosa essa sia.
Siamo persone molto attive che non stanno mai ferme ? provate a far loro fare rilassamento o autoipnosi. sarà molto difficile smuovere un pigro o far calmare una persona molto attiva. entrambe queste tipologie di persona hanno in comune una cosa : sono dipendenti dallo stile di vita che conducono e non lo voglio cambiare. sono totalmente identificate nelle proprie abitudini comportamentali, nè più nè meno di un fumatore o di un drogato.
l'equilibrio sta nel riuscire ad essere sia attivi che sereni e calmi. imparare ad essere in pace e quiete ma saper anche essere attivi. in sintesi, basterebbe guardare alla vita, ed alle azioni, come possibilità esperienziali diverse e quindi non farsi scoraggiare dalla routine nè da ciò che potrebbe romperla, ma anzi essere felici di questa possibile rottura di routine in quanto questa apre nuove porte.

spesso pensiamo di fare una cosa e ci "viene male" al solo pensiero, ci scoraggiamo subito e pensiamo  sottovoce : no, questo non fa per me. non me la sento proprio in questo momento.  a volte è vero, a volte veramente vogliamo fare altro o dedicarci a noi, ma sapete quante volte invece se proviamo ad agire scopriamo che in verità che pensiero sottovoce non era altro che la manifestazione dell'abitudine che dice : no, non mi rompere la sequenza. fammi stare cosi e lasciami nella mia convinzione. non voglio dimostrare a me stesso che posso ! Ed è questa la svolta, imparare che noi possiamo fare tutto se dedichiamo attenzione e consapevolezza nel qui ed ora, come quando si corre o si fa ginnastica, se ci si focalizza sulla stanchezza o su una metà si sentirà sempre la fatica e si penserà : appena arrivo a X mi fermo e mi riposo.  se invece la nostra attenzione va all'esercizio fisico e permettiamo che esista solamente l'esercizio, ci ritroveremo ad aver superato di gran lunga i nostri "limiti" senza faticare.

basta prendere un pensiero, focalizzarsi su di esso e pensare : SI.  ma sempre ascoltando sestessi. non possiamo far correre una macchina senza benzina.

sabato 21 maggio 2011

dev'essere un non essere

dev'essere proprio l'Essenza del tutto quella cosa che vive in te, in me.
ti puoi sentire ? ti percepisci interiormente ? lo senti che sei fatto di una sostanza viva e vibrante ?
la senti l'energia che scorre nei tuoi neuroni? hai l'impressione di essere energia che viene impressionata dai sensi pressapoco come una pellicola di una macchina fotografica dalla luce ?
si, dev'essere proprio questa la sostanza viva che chiamiamo Dio.
qui sorge un problema, la mia identità, ossia un costrutto artistico che la coscienza, mente, o che dir si voglia, che cos'è?
io sono l'identità o quella presenza che osserva ? mi vien da rispondere che sono la presenza che osserva da cui, per altro, l'illusione del'identità è nata ed uscita. l'identità  è una seria di modi e modalità, tecniche... , tramite cui la coscienza si rapporta col mondo esterno, il problema è quando smettiamo di capire chi siamo e ci identifichiamo con l'identità.

dopo la morte esiste quindi la vita ? probabilmente non come identità, ma è altresì probabile che sussita come identità. esisterà la presenza silenziosa vibrante e fatta di vita ? beh certamente si  e poco importa che IO resterò dopo la mia morte o se LUI continuerà a creare vita, ciò che sempre resterà è la VITA, ed io ne sono certamente parte.

è importante amare  ? si e no, non è importante amare ma è importante star bene dentro e l'amore è come una droga che da benessere. il problema dell'essere umano è pensare che lo stato d'amore sia perenne, certo può esserlo ma è arduo. ha piu senso imparare a trovare l'equilibrio dell'accettazione del bene e del male. sapere che ogni cosa ha esiti positivi e negativi, bene e male coesistono nello stesso punto poichè è il nostro sistema mentale a percepirli, accettare questo significa accettare l'intera esistenza e da li in avanti una strana forma d'amore inizia a prendere vita. il bene ed il male non esistono di per sè, possiamo definire bene ciò che porta piacere a sè ed agli altri, e male ciò che gli è opposto. tutto questo però dipende da una percezione soggettiva, culturale e introspettiva, quindi in assoluto possiamo dire che bene e male siano relativi, ma soggettivamente essi esistono e alimentano la nostra vita con oscillazioni cicliche

sabato 7 maggio 2011

mercoledì 4 maggio 2011

giudizio

tutti noi giudichiamo, gli animali stessi giudicano.
il giudizio si divide in fasi, c'è la prima impressione, la sua evoluzione, il suo distacco e quello stabile.
sono tutti sbagliati !
la prima impressione solitamente è il riflesso di noi stessi, etichettiamo nell'altro ciò che sappiamo di noi stessi, vediamo noi stessi nell'altro detto in sintesi. la prima impressione è necessariamente sbagliata.
la sua evoluzione non può che essere una porcheria, partiamo da una base errata e su questa creiamo giustificazioni costanti basandoci sulla nostra sensazione di attrazione o repulsione. in sintesi, ci appelliamo a bisogni e routine e creiamo costruzioni psichiche di giudizi ed etichette per avere una motivazione relazionale ( che sia con un evento, un fatto, una situazione o una persona ).
le menti più sottili riconoscono questi giochetti e si distaccano dalle prime impressioni e delle loro evoluzioni e, indagando analiticamente, cercano di capire la situazione, la persone o quello cui ci stanno rapportando.
la fase del distacco è la fase dell'umiltà e dell'intelletto, riconosciamo il nostro limite comprensivo.
purtroppo però qui la mente ci tende un inganno, capire un'altra persona usando la mente è impossibile, ci si può avvicinare di striscio ma non si può avere un quadro di insieme. troppe sono le influenze sul giudizio e sui ragionamenti, il nostro vissuto, le associazioni emotive, la nostra conoscenza in merito a determinate cose, il nostro umore del momento, le nostre tendenze di base, la nostro routine e le nostre credenze circa noi stessi e il mondo esterno. però purtroppo molte persone poi credono di avere capito totalmente l'altro, qui si giunge al giudizio statico, stabile : cristallizzato.

come uscire da questo labirinto di etichettatura ?
occorre riconoscere il limite della mente, essa etichetta per associazioni conosciute e incerte, parziali, spesso errate.
se una persona è arrabbiata, parlerà con rabbia. magari è arrabbiata perchè associa certe cose nella sua mente o perchè ha bisogno di essere arrabbiata, etichettarla come rabbiosa, inferiore o altro non è che un   altro errore percettivo della mente del giudice. o credere che una persona timida sia timida per Tot motivi o presumere di sapere quello esatto è un altro errore. cercare di giudicare o etichettare è una perdita di tempo ed energie mentali che potrebbero venire usate in altri modi piu propedeutici all'evoluzione individuale.
il giudizio perfetto è il non giudizio, è la constatazione. sei arrabbiata? bene il giudizio perfetto  è : in questo momento questa persona prova l'emozione rabbia per motivi e cause che IO NON POSSO SAPERE.
una persona vive con odio? quella persone affronta la vita con odio, punto e basta, non bisogna etichettarla, escluderla, giudicarla ecc perchè facendolo non facciamo che rapportarci a quella persona secondo script comportamentali nostri, associazioni mentali errate che deteniamo in memoria.
se l'uomo si apre all'osservazione distaccata della realtà, coglie aspetti che il ragionamento fine a se stesso non potrà mai cogliere, specie quello logico.  si apre al dispiegarsi di un mondo completamente diverso, decisamente più bello, in cui le risposte alle grandi domande esistenziali si trovano già belle e impacchettate e pronte all'uso. ma attenzione a non cadere nei tranelli della mente..

mercoledì 20 aprile 2011

massima concepita durante una lezione di informatica

non tutti hanno stile nel rispondere alle domande
e non tutti hanno stile nel porsele.
però tutti se le pongono e tutti provano a rispondere.
cambiano solo le domande, il modo di rispondere, ma non l'essenza umana indagatrice.
c'è chi va più a fondo, chi meno, e chi proprio non ci va.
è sempre e solo una questione di domande.

giovedì 7 aprile 2011

ok, ci provo

ok ci provo. spero di riuscirsi, ma sarà dura. ho passato un periodo molto confuso che mi ha insegnato a non dovermi accanire nelle cose, e infatti proprio ieri quando meno me l'aspettavo mi sono posto domande interessanti, le risposte.. beh sarebbe bello averle. ma siccome non le ho posso solo proporvi delle riflessioni che poi condurrete voi per conto vostro, com'è giusto che sia.

ero seduto su dell'erba, il mio cane era libero e correva con un altro cane. giocavano. un insetto si è posato su un fiore vicino a me ed io stavo sentendo della musica.
d'un tratto ho realizzato che i due cani stavano giocando ! non sono due robot, stavano giocando, quindi decidendo di giocare, provavano emozioni, sensazioni, e prendevano decisioni costantemente su cosa fare e come farlo. l'altro cane era il doppio del mio e ogni tanto le faceva male con le zampe, e così il mio cagnetto veniva da me qualche secondo in cerca di qualcosa per poi partire subito di nuovo "all'attacco". colori, odori, suoni tutto ciò attraversava me proprio quanto loro. l'insetto, piccolo piccolo, vola, vede, sente, prova emozioni di qualche tipo ( paura, allerta e pace ), forse non può avere il grado di osservazione tipico degli esseri umani, e probabilmente non upò entrare in meditazione tanto meno decidere di provare un'emozione piuttosto che un altra, non ha questo grado di padronanza del sè, però è vivo. ed il suo cervello è poco piu piccolo di una capocchia di spillo.. come fa esso ad interpretare la realtà visiva e tattile ? secondo la nostra scienza convenzionale, avendo egli poche centinaia di neuroni, non potrebbe proprio.. e invece lo sa fare e lo fa anche bene... provate a prendere una mosca!
ora sto bevendo del te, al parco bevevo altro, ma ciò che conta è che ha un gusto. ha un gusto ?
il gusto esiste o lo percepisco io? per esempio il piccante non esiste, lo possono sentire solo gli animali con determinati recettori per la capseicina.. per gli uccelli il peperoncino è un ottimo alimento.

siamo immersi tutti in una grande macchina che l'universo dove in ogni punto esiste un ulteriore piccolo universo, basta guardare questo pianeta per realizzarlo. oltre eliminiamo i minerali dalla nostra riflessione ( anche se è interessante notare che esistono!! ) dedichiamoci solo alle piante e gli animali. le piante si muovono per cercare il sole, come fanno a sentirlo senza un cervello? per la scienza convenzionale serve un sistema nervoso per poter muovere un corpo, serve un impulso. bene le piante vivono di impulsi eletrici e pare, da alcuni test condotti sottoponendo le piante alla macchina della verità, che quando esse sono in presenza di pericolo emettano segnali elettrici di allerta. non solo, quando un bruco ne mangia le foglie immettono nell'aria sostanze chimiche che attirano le api perchè queste mangino il bruco. come fanno ad averne coscienza ?
come fa una sostanza chimica a immettere un desiderio nella coscienza dell'ape ?
la coscienza, almeno sul piano fisico, pare essere strettamente correlata alla chimica e quindi se assumo adrenalino sarà forte e nervoso, se prendo serotonina sarò stanco e in pace. magari le piante producono qualcosa che attira come un istinto sessuale, o genera fame. ma visto in un quadro piu ampio, quella sostanza che attira l'ape è parte di un meccanismo di sussistenza della grande macchina Terra.
e chi ha programmato tutto ciò ? la pianta prova paura e rilascia una sostanza nell'aria, ma non ha scelto lei di provare paura nè tanto meno di produrre quella data sostanza, così come non scelgo io di urinare dopo aver bevuto.
ricapitolando, oltre ad esserci un meccanismo perfetto in natura, e questo è per forza programmato da una "mente" ogni cosa che vive in natura possiede un corpo che segue schemi. e quindi ecco che rido quando la mia mente ride, ecco che divento rosso quando sono arrabbiato, ecco che la mente ricorda in determinati modi, assimila le informazioni organizzandole in strutture tipiche della specie a cui appartengo ecc ecc.
il corpo, in quest'ottica, è molto simile ad un bio computer con programmi inscritti dentro che producono reazioni emotive nei confronti della realtà, è programmato per provare un determinato numero di emozioni e le uso come motivazione all'azione. paura ? scappi. amore? ti avvicini. curiosità? studi e approfondisci e così via dicendo... ma noi, come essenza, siamo ciò che osserva tutti questi processi. probabilmente anche un insetto li osserva, ma non sa di osservali, nè è schiavo. e deve essere così perchè solo seguendo gli schemi può rendere un utile servizio alla sussitenza della vita. immaginiamo se l'ape quando sente il segnale iniziasse a fare yoga, osservare e lasciare andare.. non andrebbe in soccorso del povero albero !

a questo punto sono due le cose, o esiste uno spirito e lo spirito è l'osservatore che transita in corpi ( fisici e perchè no energetici ) che hanno determinati programmi di base che ne dettano specifici modi di funzionare. oppure siamo tutti corpi e basta, siamo sublimazioni energetiche nè più nè meno di quanto lo sia questo blog. l'energia passa per i circuiti e viene letta come pagina web. l'energia passa in voi e diviene pensiero emozione ecc proprio perchè passa dentro schemi e programmi.
in ogni caso, la vita è meravigliosa. che sia spirituale o no, poco cambia. perchè questo universo pazzesco, noi e tutto il resto da qualcosa siamo arrivati. qualcosa che ha programmato tutto ciò c'è. tutto è energia, ok. ma l'energia si è configurata, e qualcosa gli ha detto di farlo esattamente come io ora sto dicendo a queste dita di scrivere queste parole.

come faccia a funzionare la vita è un mistero, cosa sia la vita stessa è un mistero. rispondete e questa domanda : cos'è la volontà? di cosa è fatta, cosa produce?. perchè desidero una cosa e non un altra, cosa vuol dire volere..  eppure è proprio dalla volontà che è nato tutto ciò, secondo altri dall'amore. ok, cos'è l'amore ? per rispondere a tutto ciò occorre prima di tutto rispondere a : cos'è la piattaforma che mi fa sperimentare la volontà, l'amore, il desiderio e tutto il  resto? la mente, l'anima , lo spirito.. sicuramente il cervello da solo non basta, perchè "dio" non ha un cervello, eppure ha costruito tutto ciò. ed è possibile che abbia fatto tutto di due sostanze, una fisica ed una energetica. esattamente come l'universo è il suo corpo fisico, ma lui non è solo questo universo, è la mente che sta dietro ogni possibile dimensione esistente.

la pianta non ha un cervello, eppure...( vi invito a fare ricerche sulle piante e le emozioni)  daltronde il cervello non è che acqua in cui passa corrente elettrica, qiundi anche volessimo dire che noi siamo il cervello, dobbiamo dire che noi siamo impulsi elettrici che passano in cavi fatti di acqua a proteine la cui sollecitazione fa produrre sostanze chimiche in determinate quantità... e cosa dice che sostanza produrre? noi? non credo proprio che noi diciamo cosa produrre... e che dire di quegli impulsi elettrici? arrivano da soli? non credo..  è più probabile che il corpo abbia un corredo a disposizione che viene sollecitato col pensiero, pensi una cosa ? bene, il corpo produrrà delle reazioni specifiche. chiudete gli occhi e immergetevi nel vostro paradiso personale, lo vivrete perchè lo avete pensato. non è stato il cervello che così, senza motivo, ha iniziato a proiettare immagini, siete voi che avete scelto di immaginare. ed anche qui.. quando scegliete di immaginare date un input e la mente inconscia inizia a produrre paesaggi, proprio come nei sogni...  è come se ci fosse una presenza energetica che transita letteralmente in questo corpo attivandolo. in quest'ottica, senza dare nomignoli alle cose, è più probabile che noi siamo quella presenza piuttosto che questo corpo...
ma per realizzare questo concetto, occorre riflettere davvero a lungo. io ho impiegato 21 anni! magari qualcuno di voi ne impiegherà di meno, ma sarà un viaggio emozionante che vi cambierà per sempre la vita.

viviamo in un universo meraviglioso sotto ogni punto di vista, è tutto così meraviglioso da essere assolutamente relativo. non esiste neppure la bellezza o la bruttezza, in quanto anche la cosa più "brutta" può venire contemplata come bella, tanto è potente il nostro essere.

sabato 26 marzo 2011

e poi mi accorgo che

e poi mi accorgo che non ho capito nulla.
che ho dei limiti conoscitivi immensi perchè limitata è la mente.
certo, con la mente possiamo spaziare ovunque, andare in alto ed in basso e nelle profondità più intime di noi stessi, dei pensieri e del creato. la mente è un potente strumento che simula condizioni e che ci permettere di farne esperienza. il mondo di per sè non è oggettivo, il vero mondo siamo noi. perchè è tramite i sensi del corpo che interpretiamo una possibile realtà, per me il cielo è azzurro, per la mucca è grigio, inoltre per me il cielo è tante altre cose quante le possibilità che io posso concepire,  per la mucca è solo uno sfondo o poco più. il mio grado di astrazione è maggiore del suo ( della mucca ) perchè ciò che sono è diverso da ciò che è la mucca. magari nell'essenza siamo uguali, ma vestiamo diversi modi di usare le capacità a nostra disposizione.
la mente crea e distrugge, ma non può arrivare alla Verità. non a caso l'uomo ha creato la scienza e tramite le verifiche empiriche spesso si comprende d'aver filosoficamente errato, o meglio di non aver colto la Verità.
anche se la verità non è una cosa che può venire colta esclusivamente tramite la scienza o tramite la filosofia, essa è qualcosa che è gia inscritta dentro noi, ed a cui noi dobbiamo solo imparare ad avere accesso.

forse, e lo dico dopo aver pensato per anni, l'unica verità è accettare di non saperla.
forse, l'unica verità è accettare sestessi, ma forse è ancora di più trovare il proprio equilibrio
nella consapevolezza più elevata possibile circa noi stessi, nell'ascolto del sè, della mente  o di quello che più vi pare. alla fine è solo una questione di semantica, come dice un mio amico.

per quanto riguarda l'analisi di cosa sia il mondo esterno.. beh in primis esso viene filtrato da noi stessi, dal nostro microcosmo e secondo, possiamo davvero conoscerlo? sapere cosa esso sia davvero? il perchè esso esiste ?
possiamo avanzare ipotesi, nel peggiore dei casi possiamo credere ciecamente nelle nostre ipotesi ma nel migliore dei casi possiamo umilmente dire : non lo so.
ed è quando diciamo non lo so che si apre dinnanzi a noi l'infinito, un grande nulla che può essere un grande tutto.

martedì 22 marzo 2011

sonnecchiando col cane

sonnecchiavo col cane e lasciavo la mente libera di vagare fino a farla perdere e sentire solo più mestesso.
qualche tempo fa un caro amico mi ha ricordato una massima zen circa l'illuminazione : arriva quando non la cerchi.
e infatti mi è arrivata l'illuminazione personale. non sto dicendo che ho trasceso e capito tutto, no affatto.
al massimo ho fatto un gradino in più sulla comprensione.
l'idea venutami è la seguente:
siamo qui a giocare al gioco dei mondi, attraversiamo, come viaggiatori, tante dimensioni in cui facciamo esperienza. non è l'esperienza in sè ad avere importanza ma il fatto che apprendiamo mediante esperienza.
apprendiamo, e più apprendiamo più ci uniamo con il creato perchè realizziamo l'unione e l'armonia. apprendiamo la pace e la serenità come frutto di un equilibrio che solo mediante il rispetto della nostra intimità possiamo raggiungere, non importa in che modo o perchè lo raggiungiamo. è lo stato di coscienza che conta.

rispettare ogni cosa per il solo fatto che esiste... esistenza significa sacralità e divinità non tanto perchè il singolo sia Dio, quanto perchè ne è parte, volendo possiamo dire ne  è figlio.  siamo tutti Dei in procinto di realizzarlo, ma preferisco la metafora dell'esploratore che, immergendosi nella sostanza, ne esce poi rafforzato.
ci muoviamo fra e nelle creazioni del cratore, ci perdiamo e in questo modo viviamo... è l'unica possibile via, e come via ha infinite possibilità.
siamo l'Uno e l'altro in questo eterno paradosso che si affaccia sul Grande Nulla

sabato 19 marzo 2011

sostanza degli dei

ti perdi e ti ritrovi
e poi ti perdi ancora.
ogni volta diverso ed ogni volta uguale.
ti trascini in una dimensione
che perde spazio e tempo
lasciandoti sospeso
come un punto di percezione
affacciato su testesso.
non è una cosa umana,
questa è la sostanza degli Dei.

lunedì 14 marzo 2011

la bugia

salve a tutti, miei cari lettori. oggi tratterò un tema meno spirituale del solito ( ma ne esiste uno più spirituale dell'altro? eheh ). Tratterò della bugia, dei possibili motivi per cui si mente e della sorprendente scoperta emersa nella zoologia tramite lo studio di alcuni primati.
Perchè l'uomo mente?
di norma di potrebbe dire che l'essere umano è portato a mentire per evitare un problema che non dipende da sestesso. questa definizione è per ovvi motivi imparziale poichè sta nella visione individuale di ciascuno il potersi adattare e quindi vedere o meno un problema. i problemi, per dirla in breve, non esistono.
tuttavia esistono condizioni e situazioni in cui c'è meno confort di altre e quindi, l'uomo come tutti gli altri esseri, tendendo alla pace ed all'armonia se può evitare stress superflui lo fa molto volentieri.

la bugia quindi dipende dalla mancanza di un'apertura mentale tale per cui ogni persona accetta totalmente l'altro senza imporgli restrizioni, ma anzi rispettandone la natura e la libertà individuale nel cammino della vita che è unicamente individuale!
venendo meno, in molte persone, quest'apertura mentale ( il che si traduce in imposizioni verso l'altro ) l'essere umano adotta la strategia del mentire ossia il dire quello che l'altro vuole sentirsi dire per placare l'ansia interiore. insomma, il bugiardo dà il contentino al suo "persecutore".  ovviamente per persecutore intendiamo una persona che ci reca fastidio quando sa la verità.

l'uomo è l'unico a mentire ? no!
quando è stata insegnata la lingua dei segni agli scimpanzè, oltre a notare come queste scimmie possono comunicare, creare nuovi vocaboli e sono dotate di pensiero astratto, si è scoperto che mentono!
le scimmie non mentono per gioco o per divertirsi, mentono quando ce n'è un motivo.
se c'è una regola che impedisce loro la libertà, loro la infrangono quando pensano di non venir viste, e qualora glielo si fa notare, loro prontamente inventano una bugia per discolparsi ( per non avere problemi ).
qui vi posto dei link se volete approfondire l'argomento
http://linguaggianimali.blogspot.com/2009/05/scinpanze-vs-uomo-similitudini-e.html
http://www.youtube.com/watch?v=scu8ZU1HyNw

altri esempi? ma certo! ve ne do quanti ve ne pare ! i gatti....
se i gatti sanno che voi non volete che loro facciano una determinata azione, in vostra presenza loro vi daranno il contentino e simuleranno un buon addomesticamento, ma appena voi non ci siete loro infrangeranno il tabù, questo è stato dimostrato grazie a delle telecamere in un esperimento di monitoring delle attività dei gatti quando lasciati soli in casa. non è forse un modo felino di mentire?
la stessa cosa vale per molti altri animali dotati di un certo livello di consapevolezza del sè e dell'ambiente.
probabilmente una rana o una lucertola non capirebbero e quindi non potrebbero mentire ( all'uomo) perchè è probabile che anche loro possano mentire in altri modi. per esempio so che vi è un rettile di cui non ricordo il nome che, in presenza di un predatore, simula comportamenti di malattia per scoraggiarlo e questa strategia è efficacie ! ovviamente direte voi che questa strategia usata da quella strana lucertola è un meccanismo di difesa per sopravvivere, certo che si. ma mente per evitare un problema !

torniamo all'uomo. il mentire per evitare un problema è forse un residuo animale sito in noi, o forse è una costante naturale tipica di ogni essere almeno nella sfera fisica di esistenza. la domanda che ora pongo a me ed a voi è la seguente : è meglio mentire per evitare un problema ( che non esiste in quanto è problema ciò che io percepisco per vari motivi come tale ) o è meglio essere sempre sinceri con gli altri ma restando autocentrati in sestessi ? d'altronde quando si è nello stato meditativo ( non quello ipnotico ) ma quello in cui si è molto lucidi e presenti, si può benissimo notare come nulla ci possa dare fastidio in quanto ogni barriera cade e noi, essendo autocentrati, sentiamo la nostra presenza viva dietro i nostri occhi e stiamo in pace.
se una persona reagisce male dinnanzi alla verità il problema non è affatto nostro, ma suo!
perchè  è quella data persona che ha un problema nei confronti di ciò che voi avete detto, il problema è suo e mostrandoglielo gli/le date la possibilità, un'opportunità, di capirlo e liberarsene. di staccarsi da un attaccamento che costringe il suo essere in una prigione concettuale chiusa.

forse il problema è che molte persone, nel momento in cui mentono, stanno mostrando a sestesse di non avere ancora raggiunto un grado tale di "evoluzione" tale per cui nulla le può scalfire più e quindi usano la bugia per evitare... ma evitare che cosa ? evitare che un mostro percettivo illusorio faccia capolino nella propria coscienza. o forse no... io risposte non ne ho, ho solo ragionamenti e stati emotivi come tutti voi

giovedì 3 marzo 2011

Dio

un nucleo di capacità,
La pervasiva fonte,
che proietta nel Grande Vuoto
il gioco delle Realtà.

Coscienza

un piccolo nucleo di capacità
che proietta nel vuoto il gioco
delle illusioni.

mercoledì 2 marzo 2011

eternità

così come nell'opera degli artisti vive e si riflette l'essenza del loro creatore
così nel creato c'è ovunque traccia di Dio.
così come il dipinto è l'estensione del pittore,
così ogni granello di sabbia è un riflesso di un lato del Supremo.
in ogni coscienza vive l'infinito delle possibilità
che come un soffio di vento può levare i teli
e svelare all'osservatore la magnificenza di cui sarà testimone.
ogni coscienza è così profonda da essere eterna
svela sestessa al resto del mondo
per poter vedere la vita attorno.
nella ricerca dell'equilibrio si alternano gli equinozi
i solstizi e le stagioni.
a volte fa freddo, altre piove, poi viene l'arcobaleno
ed infine il sole, ma la Terra continua a girare indisturbata
dandoci grandi lezioni di vita anche se a volte è nell'era glaciale.
impariamo ad osservare ogni nostro stato restando in pace
come fa la Terra e con la luce forte della consapevolezza
che pian piano di conduce all'amore, accendiamo il sole.

domenica 27 febbraio 2011

chiusa una porta, si apre un portone

quando si chiude una porta, si apre un portone.
certo, perchè finchè siamo dentro alla stanza ( quella da cui usciamo chiudendo la fantomatica porta )
siamo in un mondo di possibilità chiuse. stiamo dentro la stanza per vari motivi, ma in ogni caso siamo dentro la stanza.
quando chiudiamo la porta e usciamo da quella stanza iniziamo a prendere in considerazione diverse possibilità, che sono poi opportunità e, prendendole in considerazione, rompiamo il vecchio sistema ingabbiante nato e sviluppato nella stanzetta e spaziamo in un universo mentale più libero del precedente.
credo però che piuttosto che procedere per stanze sempre più grandi, sarebbe meglio uscire dall'edificio e correre sui prati.

noi siamo gli osservatori

venerdì 25 febbraio 2011

analogia

cercherò di proporre un testo scritto estremamente sintetico fatto in modo da generare associazioni logiche ed emotive per rendere un'idea chiara nella vostra mente. lo stile del testo è apparentemente illogico, ma non va letto solo con la logica. prima di leggerlo calmate la mente, sentitevi dentro ed ascoltatevi il tempo necessario. stoppate i pensieri se potete, e contemplatevi. è necessario come preambolo esperienziale per potere fare vostro il testo che segue.

in principio il vuoto. un grande vuoto.
il Vuoto con delle capacità, capacità intese come tendenze a divenire.
Vuoto come insieme di possibilità ancora da esistere.

noi come essenza, un grande vuoto.
un vuoto con la capacità di espandersi.
espansione come capacità di capire, apprendere. completarsi.
ego come capacità di attenzione. l'attenzione è la costante della vita.
noi come attualità ( non come essenza ) siamo un cosmo in costruzione.
l'attenzione permette la consapevolezza di qualcosa.

analogia : così come nel grande vuoto cosmico ruotano pianeti, soli e galassie
allo stesso tempo nel nostro grande vuoto cosmico interiore esiste un universo in costruzione.
così come tutto è sostenuto dalla coscienza suprema che tiene collassata e configurata l'energia
allo stesso modo noi teniamo in asse il nostro mondo.
la materia è vuota al suo interno...
così in alto, così in basso.
la ramificazione del grande vuoto segue lo stesso schema in ogni sua parte
pressapoco in modo olografico, non tanto diverso dalla metafora già usata dell'albero e dei rami.
il codice genetico è uguale in ogni punto del corpo.
tutto vive della stessa vita
la materia come concretizzazione dei pensieri

equilibrio come capacità di auto ascolto
ascolto come possibilità di attenzione
coscienza intesa come spazio creativo in cui vivono le nostre creazioni.
corpo come manifestazione energetica dell'essenza.
energia come manifestazione della coscienza
coscienza come concretezza viva del nulla.
nulla come opposizione al tutto, che il tutto stesso contiene e genera

dualità come parte dello stesso sistema
unità come essenza pulsante dell'infinità

martedì 22 febbraio 2011

lo vedrò vivendo

penso che questa sia la frase più vera che io abbia mai detto, o forse è una delle frasi più vere.

" lo vedrò vivendo"
non devo neppure spiegare cosa intendo perchè significa tutto, è applicabile a tutto ed è così vera, almeno per me lo è, che se la rileggo sorrido e poi rido!

buona giornata a tutti voi!

domenica 20 febbraio 2011

madre teresa di calcutta

Non aspettare di finire l’università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l’estate,
l’autunno o l’inverno.

Non c’è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione.
Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito
e balla, come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l’importante non cambia:
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza.
Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.

Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

(Madre Teresa di Calcutta)

sabato 19 febbraio 2011

IO SONO QUI

avete mai provato la sensazione dell'io sono? se si, allora nn avete bisogno di leggere questo post,altrimenti potrebbe risultarvi interessante. spero solo di riuscire a spiegarmi e farvi provare questa sensazione.
premetto che, almeno per me, è più facile sentire l'IO SONO di notte prima di dormire, o dopo i pasti quando ho l'abbiocco. in linea di massima ogni volta che il corpo è stanco per me è più facile giocare con la mente.
provate a mettervi comodi, potete farlo a letto ma potete anche farlo sul pulman quando avete le vostre cuffiette, non importa il luogo, ciò che importa è come vi ponete nel luogo.
ora, venendo a noi. mettevi dove volete, iniziate a prendere consapevolezza dell'ambiente coi suoi suoni, rumori, odori, guardatelo bene non per forza nei dettagli ma prendete coscienza del luogo. sappiate che ci saranno sempre rumori, scossoni, odori immagini ecc. tenete a mente che è così, poi dopo aver fatto ciò ( non fate sforzi, non è una cosa difficile ma estremamente naturale che da bambini, tralatro, facevate sempre). una volta presa coscienza provate a riporre l'attenzione non tanto al luogo quanto all'osservatore del luogo, cioè voi stessi. iniziate a pensare e vivere questa frase : IO SONO QUI.  fatelo anche lentamente,impiegate il tempo che volete, usate la strategia mentale che piu vi aggrada e che sia in linea col vostro essere. quando dite io pensate a voi, pensate alla presenza silenziosa che osserva il luogo e i pensieri che avete ( nel caso ce ne fossero) se ci sono pensieri non lottate per mandarli via semplicemente guardateli e accantonateli se vi va ( io spesso li accantono, ma non sempre ! dipende come mi gira :D  ). quando arrivate al SONO sentitevi sprofondare nell'io, nella piattaforma che sta vivendo QUI. la frase nel suo insieme diventa quindi un prendere consapevolezza  dell'IO, lo sentite immensamente fino a dire SONO, in cui ne è immerso, ma poi dice QUI. ed ecco la magia dell 'io sono qui. sentite l'ambiente, sapete che c'è sentite voistessi e sapete di essere la presenza, non i pensieri, non le immagini non i suoni ma voi stessi. una presenza potente che sta in un luogo. a qual punto se avete gli occhi chiusi entrate in voi stessi, se avete gli occhi aperti e magari siete sul metrò piuttosto che sul treno, inizia una cosa molto bella : sentite i discorsi, vedere le cose sentite odori e suoni ma non siete li, sapete che quello  è il luogo in cui materialmente vi trovate ma la sensazione dell' IO SONO sarà talmente forte che vi sentirete VIVI. avrete l'impressione che il tempo si sia fermato o comunque scorra molto più lentamente.  non preoccupatevi se non vi viene sempre, a volte non viene nemmeno a me che ho "inventato" questa tecnica di percezione del sè. tutto dipende dalla volontà intesa come voglia, dovete aver voglia di farlo se non avete voglia potete mettere tutta la volontà del mondo, ma sarà solo un'imposizione e quindi non vi verrà! ma soprattutto, se avete voglia usate bene l'attenzione. per sentire il sè quando dite IO dovete porre attenzione a quell'essere che respira, che guarda sente gusta e annusa, non a ciò che i sensi portano al sè, ma al sè stesso. quindi dovete concentrarvi. ricordate che la concentrazione non è da intendere come sforzo, se c'è sforzo le cose non funzionano, almeno non quelle spirituali. la mente vuol'essere trattata con delicatezza, altrimenti si ribella !

buon esercizio amici miei

venerdì 11 febbraio 2011

chiarimento sulla ramificazione

facciamo un passo indietro. abbiamo detto che il mondo fisico è composto da sostanze chimiche, bene.
queste sono composte da atomi che sono composti da particelle che, forse, sono composte da anelli vibranti di energia  o da altre forme d'energia, ma quel che conta è che sono composte da energia, o se preferite altri termini usateli pure. l'energia però non è la base di partenza, essa è già un prodotto non molto diverso da un atomo di ferro o da una roccia.
io credo, ma è solo una mia opinione, che quella presenza viva ( di vita ) che tutti noi avvertiamo dentro se sappiamo sentirci, ecco quella presenza di vita penso sia presente in ogni cosa. quando guardo il cane sono convinto che anche lui dentro ha la stessa presenza ed è altresì possibile che l'energia sia un prodotto di quella presenza.  quindi c'è la vita, quella presenza, che inizia a diventare le possibilità. le possibilità sono infinite e continuano per sempre ogni possibilità è una ramificazione che poi si diramerà ancora ed ancora.
io, tu, il tuo amico, il tavolo, le microonde ecc sono tutte possibilità, tu sei una possibilità e nel momento in cui esisti, e pensi, puoi accedere ad infinite altre possibilità.
guardiamo il mondo fisico come la chioma di un albero. essa è enormemente ramificata in tantissimi rametti e ramettini. la realtà da quel punto di vista è molteplice e molto varia. scendiamo un po' la chioma diventa la ramificazione di pochi rami. la realtà da quel punto di vista è molto meno complessa ma molto più unitaria. ci sono tre o 4 rami da cui poi partono altri rametti ecc ecc. eppure fra i mille rametti della chioma ed i quattro ramoni che escono dal tronco non ci sono differenze, sono la stessa cosa, stessa genetica, stesse sostanze stesso tutto, quello che cambia è solo la ramificazione, la dilatazione e l'evoluzione... sono solo più possibilità.

quello che voglio dire è che infondo non interessa tanto definire  o non definire le cose, per esperienza personale ho notato che ogni volta che credo di aver capito poi mi accorgo che non ho capito nulla, finchè cerchiamo di capire non capiremo mai nulla, perchè la Verità non esiste. c'è solo la vita e la vita ci dona infinite possibilità interpretative tutte vere e tutte false, tutte logiche e tutte smentibili dalla logica.
ciò che invece fa davvero la differenza è ciò che si sente, infondo l'unica cosa certa è ciò che senti, l'emozioni che provi e le sensazioni... il resto è un'illusione di pensiero, bella per carità... ma pur sempre un' illusione.
io, quello che sento, è che tutto ciò che mi attorna  è solo una manifestazione della stessa presenza viva che ho dentro, mi sembra che tutto sia mio fratello perchè mi sento di venire dalla stessa fonte del resto ma è solo una sensazione... se cerco di spiegarla o capirla mi impatano, mi risollevo e mi impatano di nuovo...

giovedì 10 febbraio 2011

il flusso, lo scambio

in natura tutto scambia.
ogni cosa è fatta dalla stessa energia e dalle stesse cose.
la pianta, prendendo nutrimento da terra e aria ( carbonio ),utilizzando la fonte energetica dei fotoni riesce a creare
tantissime sostanze diverse.
 prendete due piante, una da frutto ed una per ipotesi psicoattiva. ponetele nello stesso terreno, con le stesse sostanze nutritive...
beh usciranno comunque due piante diverse che sintetizzano un oceano chimico totalmente diverso. usciranno zuccheri, vitamine sali minerali ed altre sostanze
 dalla mela, ed usciranno varie sostanze psicotrope dalla pianta psicoattiva. sostanze chimiche totalmente diverse ma dannatamente uguali dal punto di vista
degli elementi che le compongono. la differenza sta nella diversa organizzazione degli elementi stessi. e come fanno ad organizzarli? in base a cosa quel
minuscolo frammento genetico diventa un albero e quindi trasforma l'energia in sestesso? c'è sicuramente un passaggio di energia che innesca il processo.
nel momento in cui l'acqua penetra nel seme ad una certa temperatura inizia il miracolo, ma cosa lo innesca? e sopratutto come è stato creato quel frammento
genetico contenente miliardi di informazioni circa il modo di organizzare l'energia? a queste domande io non ho risposte, posso solo suppore che ogni realtà
dimensionale derivi da una coscienza che l'ha creata, da una grande vita che si estende, ramifica e diviene. la Vita che diviene la vita mantenendo in ogni
cosa lo stesso schema.
guardate il mondo nel suo insieme: è complesso! ogni singolo elemento nel suo insieme è complesso. una pianta, un uomo, una cellula o un atomo, la mente.
tutto segue lo schema : scambio generativo e tutto è complesso.

prendiamo un ratto, un uomo ed un cane. sono tutti diversi eppure tutti uguali dentro
dal punto di vista molecolare e biochimico. certo alcuni animali producono determinate sostanze altri no, però pensate un attimo allo spettacolo :
mangiamo ciò che è fatto dalle sostanze della terra, siamo fatti delle stesse sostanze anche se appariamo tutti diversi fra noi ed il nostro corpo
sintetizza, a partire da quelle sostanze, altre sostanze. Un po' come l'esempio del melo.
e così nascono i neurotrasmettitori, gli ormoni, i vari gruppi proteici, vitamici ecc. ma la cosa davvero assurda è che tutto questo è prodotto sia
all'interno che all'esterno. io produco vitamine, ma anche il melo! il mio cervello usa oppiacei endogeni ( cioè autoprodotti) ma questi sono presenti anche
in natura, in un fiore! il mio corpo produce molte delle cose che il mondo stesso produce. l'interno, prazialmente, si trova all'esterno. però, se ci non
fosse un interno ed un esterno? cioè se i nostri corpi fossero semplicemente parte di un sistema molto più ampio? e quindi certo io produco endorfine come il
papavero, produco proteine come i fagioli e come gli altri animali, le proteine quindi vengono prodotte in questo mondo... e tutto viene scambiato, usato,
trasformato... non ho le risposte, però penso che sia possibile che ogni cosa sia una ramificazione. questa idea è nata da un confronto con un mio caro amico
che citerò in questo blog. l'idea è questa : fisicamente sono una diramazione del mondo fisico, spiritualmente sono una diramanzione dell'impulso che ha
generato tutto. elidendo la dualità, fisico o non fisico, è comunque sempre una diramazione dell'Essere che ha generato e genera il tutto. se vediamo ogni
cosa, ogni essere, come una ramificazione di quel Qualcosa, allora capiamo che facciamo parte dello stesso albero e come tale, in ogni cellula è presente il
dna dell'intero. in ogni essere è presente l'intero in una qualche sua forma minifestatoria. posso dire di essere diverso dal mio dna ? si, lo sono... ma lo
sono davvero? non forse il mio dna manifesto?

in tutto questo processo vi sono incessabili scambi chimici, quindi elettrici ed atomici.
possiamo dire quindi che in natura ogni cosa scambia con le altre qualcosa.
ora andiamo ad un gradino superiore, superiamo un attimo la bariera materiale degli scambi fisici ed entriamo in quella mentale. io ora sto scambiando con
voi, il mio cane scambia col mio gatto non solo sostanze, ma bensì esperienze.
ognuno di noi apporta modifiche al mondo esterno ed al mondo interno delle entità esterne. lo scambio è alla base della sussitenza e dell'esperienza vitale.
daltronde il tronco scambia coi rami che scambiano coi frutti che scambiano con molte altre cose. detto diversamente il tronco non scambia coi rami che
scambiano coi frutti, piuttosto il Flusso fluisce ed esiste, la nostra mente vede gli scambi e li analizza, ma gli scambi a loro volta sono solo il modo in
cui il flusso fluisce, essi sono una prova dall'esistenza del flusso

mercoledì 9 febbraio 2011

il gioco senza fine

un incredibile squarcio di nulla
eppure pulsante di vita
affacciato dal vuoto sul mondo
un gioco senza fine

chi sono io

chi sono io?
tutto e niente
cosa sono io?
tutto e niente
di che son fatto?
di energia
e cosa faccio?
beh, ramifico il mondo in me.
cosa sono io?
un grande mondo
cosa sono io?
un granello
che sono io?
una mente
ma cosa sono iO?
forse nienteeeeeeeee
e cosa osservi?
quel che penso
a cosa pensi?
a ql che osservo, a volte mi chiedo cosa sia il pensiero
che cosa senti?
un suono
che cosa senti?
una vita
che cosa senti?
una vita, è forte brilla vuole essere vissuta
che cosa sono io?
tutto e niente
che cosa è questo mondo?
tutto e niente
cos'è questo mondo?
dio che si specchia tramite tutti gli occhi

lunedì 7 febbraio 2011

pensiero del lunedi pomeriggio e della domenica sera

ero in macchina, come passeggero... quindi ho avuto la possibilità di vedere il mondo scorrere senza che io fossi distratto adlla guida.
ad un tratto ho realizzato che siamo nel mondo materiale! bella scoperta, direte voi! che intuizione, aggiungerete!
ebbene sì, vi dico che è stata un'intuizione!
certamente sapevo già d'essere nel mondo fisico, ma non ne avevo mai preso consapevolezza come in quel momento. ho guardato fuori e vedevo un mondo stabile, certo dinamico, ma stabile, denso e solido.

la solidità non è il punto focale perchè chiunque abbia fatto viaggi astrali si rende conto che anche il mondo astrale ha solidità, lo si può toccare annuare sentire solo che mentre quel mondo è pensiero sensibile e muta costantemente sotto l'influsso del pensiero, questo mondo non lo fa! questo mondo è il riflesso materiale del mondo delle idee o comunque questa è stata la sensazione mentre ero in macchina.

la sensazione di un vuoto ronzante caldo dove tutto esiste e sta rende molto l'idea, ma pochi purtroppo la possono capire e quindi mi limito a dire che questo mondo è davvero strano. mai prima d'oggi mi ero reso conto della materialità del mondo, lo davo per scontato come molti fanno per molte cose, ma invece ora lo sto vivendo con una consapevolezza nuova. quello che però credo che conti è allenarsi a vivere consapevolmente la realtà senza perdere di vista il fatto che è tutta coscienza universale, tenere sempre a mente che siamo immersi in un flusso perenne e simultaneo di informazioni, ma allo stesso tempo viviamo in dimensioni. ora siamo in questa fisica che ha determinate caratteristiche, quando questo corpo cesserà la sua funzione saremo scaraventati in un'altra dimensione che apparirà come fisica ma ben presto si rivelerà per quello che è davvero, astrale.

il mondo della materia ha una sua peculiare funzione, far percepire l'individualità. nel mondo astrale la connessione fra tutte le cose è molto più forte e ne se può essere consapevoli, per esempio la comunicazione lì è telepatica e gli esseri si penetrano col pensiero, non esistono malintesi. qui invece noi percepiamo solo noistessi e viviamo separati dall'ambiente percependo una dualità, compito del mondo fisico è quello di rafforzare l'individualità ma porre anche la domanda trascendentale che porta poi l'individuo stesso a mettersi in discussione e cercare di capire cosa sia davvero la vita individuale e generale. una volta conosciuto l'amore incondizionato che di per sè amplia i confini individuali e sfocia in un sentimento di unione totale, l'individuo  è libero e prosegue sulla via della sapienza mistica pura. questo fare sapienziale non può avvenire facilmente nel mondo fisico, seppure è possibile. avviene con molta piu facilità nei mondi soprasensibili in quanto è li che noi, in quanto spiriti, possiamo esprimerci totalmente.

guardatevi attorno con calma, rasserenate la mente e contemplate l'unicità di cosa avete dinnanzi. ogni piccola crepa, ogni colore odore suono, ogni dettaglio.. senza fretta prendetevi il tempo del mondo e calatevi dentro la realtà, godetevela totalmente in modo puro senza distrazioni. poi rendetevi conto d'essere vivi e guardando attorno rendetevi conto che tutto il resto è vivo. quando guardando una persona non vedrete un corpo ma uno spirito, quando vedendo un animale ne vedrete l'essere che da dietro gli occhi vi guarda, quando del momento presente riuscite a vivere ogni cosa lasciandovi trasportare senza imporvi, lì avrete vinto la soggettività e siete un passo piu vicini all'unione totale col cosmo. se poi rivolgete amore verso la Grande Coscienza che tutto è, allora sentirete la sensazione piu bella che l'uomo possa provare, il cuore sboccerà e voi nn avrete confini, sarete nell'estasi mistica e da li, tutto si comprende.

sabato 5 febbraio 2011

intuizione del dormiveglia

mentre mi espandevo ho avuto un'intuizione
esiste una verità assoluta e contemporanemante esistono infinite altre verità che sono la percezione e l'interpretazione degli esseri che vivono la realtà.
la realtà non è una cosa data una volta per tutte, è piuttosto un mare di qualcosa che viene letto da esseri che a loro volta se ne fanno un'idea... la realtà, e quindi la verità, nasce dal rapporto di scambio individuo-contesto.
ecco allora che vivendo la gente si pone obbiettivi e crea una propria morale decretando cosa è bene e cosa no e vivendo perseguendo questi ideali. questi sono tutti livelli di verità
l'ultimo livello, il più profondo,  credo che sia l'Essere, dove tutto si muove ed esiste simultaneamente ed in modo silenzioso, ma un silenzio pieno e avvolgente in cui c'è tutto ciò di cui si ha davvero bisogno, la totalità.

credo ci si possa sentire davvero appagati solo quando si è Uno col Tutto.

giovedì 3 febbraio 2011

un messaggio d'amore per voi

è tutto una questione di attenzione, ricordate che voi siete ciò su cui riversate la vostra magnifica attenzione.
respirate calmi e profondi, e contemplate la bellezza della vita, il suo miracolo attorno a voi, lasciate andare ogni pensiero negativo e abbandonatevi al flusso. non giudicatevi, non guidicate il resto del mondo, accettate ed amate voi stessi e gli altri, voi stessi ed il tutto e lasciatevi scorrere in questo fiume d'amore cosmico che si riversa su tutto e che tutto comprende.  siete essere magnifici, pulsanti di vita come tutto l'universo, punti percettivi dentro la Grande Coscienza e siete fatti della stessa sostanza del padre, accettate questa condizione di unità profonda col creato. dentro e fuori sono la stessa cosa, l'uno è il riflesso dell'altro, in voi è già contenuta ogni cosa, ogni cosa vive ed è ovunque, simmultaneamente.

non pensate di non valer niente, che gli altri siano meglio di voi, non cedete all'illusione dell'individuo, l'individuo è una creatura divina immersa in Dio, accettate con gratitudine ed amore, benevolenza, questa condizione di individui divini immersi in Dio e così solo sarete in Comunione con l'Assoluto e sarete una cosa sola con esso.
la vita è un dono meraviglioso eterno ed infinito, essa si svolge in diversi amienti e dimensioni, ogni dimensione ha le sue caratteristiche atte a farvi prendere coscienza di qualcosa in più, in modo che voi possiate esprimervi sempre meglio ed esprimendovi conoscerete la vostra reale Natura.

prendete la sana abitudine di ascoltare le vostre esigenze profonde, cercate di distinguere fra desiderio reale e gioco della mente, basta farvi a voi stessi questa domanda : voglio davvero questo ? cosa voglio ?!
in questo modo, se sarete sinceri, potrete immediatamente capire cosa volete fare o non fare e dopo potete accettarlo, anzi dovete accettarlo, se volete seguire il Flusso che è in e fuori di voi.  ascoltate le vostre esigenze profonde ed assecondatele, dormite quando avete sonno, mangiate se avete fame, fermatevi appena il corpo ve lo chiede e godetevi ogni singolo momento perchè è un dono prezioso, magico e magnifico. abbandonatevi al flusso della vita così come un bastoncino farebbe in un torrente e seguite l'amore che entra in voi ad ogni respiro, ad ogni pensiero, ad ogni gesto. fate in modo che la vostra vita diventi il più bel libro da scrivere, fate in modo che ovunque posate lo sguardo il vostro amore possa irradiare fino a saziarvi profondamente, intensamente.. vino a traboccare d'amore e riversarlo nel cosmo.  siete molto di più di quello che credete d'essere, lasciate stare ogni giudizio restrittivo, ogni ansia o angoscia e calmate la mente rumorosa.. col tempo sarete amici della vostra mente e lei sarà ben lieta di essere al vostro servizio per manifestare dio in terra o ovunque voi sarete.
ricordate che siete Uno con tutto, e seguite il flusso nell'accettazione incondizionata... questa è la sola via per le Felicità, felicità come stato d'essere e non come fugace momento. vivete profondamente e ogni cosa sarà stupenda.

ora andate in pace e metabolizzate questo messaggio miei fratelli, vi amo dal più profondo del mio cuore e aguro che anche voi possiate contemplare la divinità dell'esistenza. so che ce la farete... lasciatevi andare al flusso non opponetevi allo scorrere della vostra vita e la verità si dispiegherà ai vostri occhi

martedì 1 febbraio 2011

comprensione e cambiamento

quante volte ci siamo detti : adesso voglio cambiare! quante volte abbiamo avvertito dentro noi la necessità di equilibrare determinati lati interiori? quante volte abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava come avremmo voluto?
bene, credo che praticamente tutti noi abbiamo avuto questi pensiero e sentito l'esigenza di crescita, di perfezionamento, in una parola : di armonizzarci sempre di più.

io personalmente questa pulsione l'ho avuta per molto tempo ed ho capito una cosa molto importante circa i cambiamenti : la sola comprensione di sè e del perchè ( del motivo che ci porta ad essere come siamo) non è sufficiente. spesso ho creduto di essere cambiato e di poter cambiare solamente perchè ho visto dentro di me ed ho capito determinati problemi. ed allora dicevo a mestesso con fierezza : si, ci sono! ora ho capito. cambio! sono gia cambiato ! questa è la scusante a sestessi che l'essere umano, per carità non tutti, adotta per illudersi di cambiare senza fare eccessi sforzi. certo perchè basta essere nel giorno giusto, fare qualche riflessione e capire molte cose di sè... ma basta sapere come funziona un motore per saper guidare una macchina ? certo che no, non basta quindi la comprensione ma questa dev'essere seguita dall'azione. qui arriva il bello... azione di che tipo?
io penso un'azione di sfida. mi spiego meglio. siamo in una situazione X, e tendenzialmente adottiamo uno script comportamentale di un certo tipo spesso quasi in modo automatico senza adoperarci nel ragionamento razionale ed emotivo della situazione. anche se usiamo il pilota automatico, dentro noi sentiamo una voce sileziosa e pacifica che ci dà amore ed armonia e che, di norma, tende a proporci un determinato modo di agire che poi prontamente soffochiamo adoperando programmi registrati nella mente. come fare ? bhe, sfidando la mente stessa. ogni volta che sentite che state per agire in automatico ed in un modo che concretamente non vi soddisfa, allora sarebbe meglio non agire, aspettare ed usare bene l'attesa. cioè analizzare razionalmente ed emotivamente sestessi ed il contesto, ascoltare la voce silenziosa ed amorevole e seguirla. spesso non lo facciamo per orgoglio o per coerenza col vecchio schema comportamentale. ma non pensate che per analisi intendo un ragionamente complesso e sofisticato. affatto ! sarebbe follia. dico solo che bisogna, almeno con sestessi, togliere la maschera ed essere sinceri agire in modo spontaneo ed uccidere il vecchio schema comportamentale che ci impedisce la crescita e l'evoluzione.  l'unico modo per crescere, quindi cambiare, è rompersi. la nostra identità necessita di frantumarsi completamente o in parte per ricostruirsi in modo più ampio ed allargato e basarsi su un'armonia maggiore e più duratura. d'altro canto, l'identità stessa non è che una mera illusione. è ciò che la Coscienza, una volta individualizzata, crede di sè. la paura di accettare la nostra non individualità, il fatto che l'individuo è un'illusione, porta la coscienza ad esigere un'identità per dire: io sono questo; il resto è quest'altra cosa. definisce costantemente tutto per mantenere un controllo. ma se mi addentro in questo tema uscirei dai binari concettuali di questo post. quindi ricapitolando, per cambiare è necessario capire cosa ci blocca, cosa alimenta un comportamento ed un atteggiamento e poi, ogni qual volta che questo sta per presentarsi, bloccare tutto analizzare sinceramente il sè e l'ambiente, e seguire la vocina interiore che spesso invece soffochiamo.

prossimamente pubblicherò qualcosa sull'identità e l'individualità.

domenica 30 gennaio 2011

i link qui sotto sono complementari a questo blog in quanto forniscono ciò che la scienza attuale conosce in base alla materia, alla coscienza, alla mente. insomma. non prendente tutto per oro colato, ma ampliate sempre di più i vostri orizzonti e le vostre conoscenze. ho selezionato questi link perchè li reputo abbastanza attendibili seppur non mi trovo sempre daccordo con i loro concetti, ma chi sono io per dire cosa è esatto e cosa no? lascio a voi la scelta....


http://www.youtube.com/watch?v=Hnoy-m8w0Ow             questo vi spiega la teoria delle stringhe. utile!
vi consiglio di guardarlo tutto :)

http://www.youtube.com/watch?v=18BfgLbmMBY&playnext=1&list=PL05492A40ADF6CECF    questo link invece riguarda gli studi e le scoperte del dottor Bruce Lipton. vi consiglio anche i suoi libri per chi fosse interessato alle sue scoperte ( tutte documentate con dati e fonti ).

http://www.youtube.com/watch?v=GXfZ-JKgZ70&feature=related    qui invece c'è la conferenza di Gregg Braden in cui espone il suo libro "la matrix divina"

pensiero in dilatazione

oggi, mentre ero tranquillamente sdraiato a letto dopo pranzo, in quei momenti in cui la digestione ci porta al dolce torpore, ho chiuso gli occhi e mi sono immerso nello spirito, nella realtà del mio essere. Ho iniziato a viaggiare con la mente e poi a silenziarla per farmi condurre dal "condottiero interiore" quello, per intenderci, che ci porta determinate allucinazioni prima di dormire. Mentre mi immergevo nell'immaterialità d'un tratto un pensiero mi ha folgorato. Magari vi state chiedendo perchè stia scrivendo l'anteprima del pensiero e del concetto... beh lo spiego subito : la realtà è nulla senza una coscienza che la vive, e la coscienza di per sè non è che uno stato di una sostanza. Ogni frammento di realtà è tale solo in relazione dello stato di coscienza del ricevente e la coscienza è ciò che siamo profondamente e con cui possiamo giocare e, di fatto, lo facciamo costantemente anche se molti non ne sono affatto consapevoli.
Tornando a noi, il pensiero folgorante è stato il seguente : la realtà dinnanzi a noi, questa fisica e quella metafisica che alcuni possono fiutare e che tutti vivremo prima o poi, non è altro che la dilatazione di un pensiero primordiale. il tempo e lo spazio sono solo rappresentazioni che la coscienza si fa per potersi orientare, ma la realtà è più simile ad un attimo in un punto. lo svolgimento del tempo e la percezione dello spazio, come ho appena detto, sono percezioni. di per sè ogni percezione è per definizione un'allucinazione ben riuscita. la realtà che vedo io non è quella che vedi tu che a sua volta è diversa da quella che vede il gatto e così via per il semplice fatto che il sistema percettivo è differente. il suo scopo è solo quello di permettere ad un essere di rapportarsi con l'ambiente. ma tutto questo, l'essere e l'ambiente, sono a loro volta un'illusione. non esiste niente oltre la coscienza che, di per sè, è priva di tempo e di spazio. è un punto senza tempo che si dilata prendendo la "forma" della realtà. in questo punto ogni cosa accade simmultaneamente all'infinito, il presente il passato ed il futuro sono già accaduti devono solo svolgersi ed il modo in cui si svolgono è creativo, originale, unico ma in accordo col pensiero primordiale. non sto dicendo che non esiste la libertà di scelta e che tutto è già stato scritto. piuttosto sto dicendo che "il libro viene scritto strada facendo seguendo il flusso che è gia emanato all'infinito e nell'eterno". ecco ! il tempo è la percezione dello svolgimento del pensiero primordiale. questo condensato di informazioni tende a manifestarsi come realtà, spazio, tempo e coscienza altrimenti non potrebbe permettere alla vita che esso stesso è di dispiegarsi e non potrebbe emanare ciò che vuole emanare: vita.  seguendo questo schema si può notare come tutto sia intimamente interconnesso in quanto facente parte dello stesso identico punto. questo punto di coscienza universale che si dilata divenendo infinite forme è uguale in tutti i punti che diviene. mi spiego meglio: ora attorno a noi c'è qualcosa, un ambiente. questo ambiente è costituito tutto dalla stessa Sostanza. non importa se scomponendolo troviamo sostenze chimiche differenti, esse sono solo necessarie manifestazione dell'infinita creatività. se noi scomponiamo ancora queste sostanze giungiamo agli atomi che di per sè sono energia collassata e configurata in determinati modi. l'unica differenza fra un atomo di ossigeno e uno di ferro sta nel numero di eletroni protoni e neutroni che ruotano attorno ad esso, in altre parole la differenza sta nella quantità di energia collassata. siamo immersi in un'unica rete cosmica di energia che la coscienza percepisce come forma, odore, suono, gusto ma che in realtà non esiste. esiste solo per poter venire percepito e farne esperienza, ma è illusorio. ogni realtà dell'esistente è un'illusione necessaria per poter permettere a coscienze di esprimersi. lo schema si ripete in ogni forma. l'albero è contenuto nel seme, è una dilatazione del seme che è una dilatazione del pensiero dell'albero che, questo pensiero, è una frammentazione del pensiero vita. noi siamo la dilatazione di un puntino piccolissimo contenente un codice, quello genetico, che è costituito, come ogni altra cosa, da energia! la cosa non vi fa pensare ?
cosa attiva ogni cosa ? cosa fa in modo che le cose esistano e funzionino? cosa transita in e fuori di noi per permettere il perpetuarsi della vita ? energia, coscienza. cosa fa in modo che i corpi si autoregolino? una coscienza che è simmultaneamente consapevole di ogni cosa e che dirige, amorevolmente, ogni atomo. ecco quindi che torniamo alla dilatazione come esperienza di realtà. tutto è condensato in un unico punto metafisico che si dilata per permettere l'allucinazione chiamata realtà. e Dio in tutto questo dov'è? dentro e fuori di noi. chi è ? la vita stessa. e noi cosa siamo? banale dirlo, ma siamo i suoi figli. nè più nè meno del gatto o del topo. ogni essere è una coscienza che è la "copia" di dio nell'atto di completarsi. possiamo quindi quasi dire che ogni essere è un dio ed in un certo senso è proprio così. ma questo discorso lo approfondiremo in un prossimo post.

spero vi sia piaicuta la lettura e vi abbia smosso qualcosa dentro, quel qualcosa che riconosce questo come vero, sappiatelo, è il vostro spirito profondo. non perchè quanto scritto è obbligatoriamente vero, ma perchè vi potrebbe portare alla memoria la sensazione di un mondo metafisico, il mondo da cui venite e dove si svolge la reale vita nell'assoluta libertà. la dimensione dell'"oltre" è la dimensione in cui l'essere che siete può esprimersi totalmente. ma ovunque voi siate, qui o li o la, cambia solo l'apparenza ma non la sostanza.  ovunque poserete lo sguardo e l'attenzione, trovere unità e connessione