domenica 30 gennaio 2011

pensiero in dilatazione

oggi, mentre ero tranquillamente sdraiato a letto dopo pranzo, in quei momenti in cui la digestione ci porta al dolce torpore, ho chiuso gli occhi e mi sono immerso nello spirito, nella realtà del mio essere. Ho iniziato a viaggiare con la mente e poi a silenziarla per farmi condurre dal "condottiero interiore" quello, per intenderci, che ci porta determinate allucinazioni prima di dormire. Mentre mi immergevo nell'immaterialità d'un tratto un pensiero mi ha folgorato. Magari vi state chiedendo perchè stia scrivendo l'anteprima del pensiero e del concetto... beh lo spiego subito : la realtà è nulla senza una coscienza che la vive, e la coscienza di per sè non è che uno stato di una sostanza. Ogni frammento di realtà è tale solo in relazione dello stato di coscienza del ricevente e la coscienza è ciò che siamo profondamente e con cui possiamo giocare e, di fatto, lo facciamo costantemente anche se molti non ne sono affatto consapevoli.
Tornando a noi, il pensiero folgorante è stato il seguente : la realtà dinnanzi a noi, questa fisica e quella metafisica che alcuni possono fiutare e che tutti vivremo prima o poi, non è altro che la dilatazione di un pensiero primordiale. il tempo e lo spazio sono solo rappresentazioni che la coscienza si fa per potersi orientare, ma la realtà è più simile ad un attimo in un punto. lo svolgimento del tempo e la percezione dello spazio, come ho appena detto, sono percezioni. di per sè ogni percezione è per definizione un'allucinazione ben riuscita. la realtà che vedo io non è quella che vedi tu che a sua volta è diversa da quella che vede il gatto e così via per il semplice fatto che il sistema percettivo è differente. il suo scopo è solo quello di permettere ad un essere di rapportarsi con l'ambiente. ma tutto questo, l'essere e l'ambiente, sono a loro volta un'illusione. non esiste niente oltre la coscienza che, di per sè, è priva di tempo e di spazio. è un punto senza tempo che si dilata prendendo la "forma" della realtà. in questo punto ogni cosa accade simmultaneamente all'infinito, il presente il passato ed il futuro sono già accaduti devono solo svolgersi ed il modo in cui si svolgono è creativo, originale, unico ma in accordo col pensiero primordiale. non sto dicendo che non esiste la libertà di scelta e che tutto è già stato scritto. piuttosto sto dicendo che "il libro viene scritto strada facendo seguendo il flusso che è gia emanato all'infinito e nell'eterno". ecco ! il tempo è la percezione dello svolgimento del pensiero primordiale. questo condensato di informazioni tende a manifestarsi come realtà, spazio, tempo e coscienza altrimenti non potrebbe permettere alla vita che esso stesso è di dispiegarsi e non potrebbe emanare ciò che vuole emanare: vita.  seguendo questo schema si può notare come tutto sia intimamente interconnesso in quanto facente parte dello stesso identico punto. questo punto di coscienza universale che si dilata divenendo infinite forme è uguale in tutti i punti che diviene. mi spiego meglio: ora attorno a noi c'è qualcosa, un ambiente. questo ambiente è costituito tutto dalla stessa Sostanza. non importa se scomponendolo troviamo sostenze chimiche differenti, esse sono solo necessarie manifestazione dell'infinita creatività. se noi scomponiamo ancora queste sostanze giungiamo agli atomi che di per sè sono energia collassata e configurata in determinati modi. l'unica differenza fra un atomo di ossigeno e uno di ferro sta nel numero di eletroni protoni e neutroni che ruotano attorno ad esso, in altre parole la differenza sta nella quantità di energia collassata. siamo immersi in un'unica rete cosmica di energia che la coscienza percepisce come forma, odore, suono, gusto ma che in realtà non esiste. esiste solo per poter venire percepito e farne esperienza, ma è illusorio. ogni realtà dell'esistente è un'illusione necessaria per poter permettere a coscienze di esprimersi. lo schema si ripete in ogni forma. l'albero è contenuto nel seme, è una dilatazione del seme che è una dilatazione del pensiero dell'albero che, questo pensiero, è una frammentazione del pensiero vita. noi siamo la dilatazione di un puntino piccolissimo contenente un codice, quello genetico, che è costituito, come ogni altra cosa, da energia! la cosa non vi fa pensare ?
cosa attiva ogni cosa ? cosa fa in modo che le cose esistano e funzionino? cosa transita in e fuori di noi per permettere il perpetuarsi della vita ? energia, coscienza. cosa fa in modo che i corpi si autoregolino? una coscienza che è simmultaneamente consapevole di ogni cosa e che dirige, amorevolmente, ogni atomo. ecco quindi che torniamo alla dilatazione come esperienza di realtà. tutto è condensato in un unico punto metafisico che si dilata per permettere l'allucinazione chiamata realtà. e Dio in tutto questo dov'è? dentro e fuori di noi. chi è ? la vita stessa. e noi cosa siamo? banale dirlo, ma siamo i suoi figli. nè più nè meno del gatto o del topo. ogni essere è una coscienza che è la "copia" di dio nell'atto di completarsi. possiamo quindi quasi dire che ogni essere è un dio ed in un certo senso è proprio così. ma questo discorso lo approfondiremo in un prossimo post.

spero vi sia piaicuta la lettura e vi abbia smosso qualcosa dentro, quel qualcosa che riconosce questo come vero, sappiatelo, è il vostro spirito profondo. non perchè quanto scritto è obbligatoriamente vero, ma perchè vi potrebbe portare alla memoria la sensazione di un mondo metafisico, il mondo da cui venite e dove si svolge la reale vita nell'assoluta libertà. la dimensione dell'"oltre" è la dimensione in cui l'essere che siete può esprimersi totalmente. ma ovunque voi siate, qui o li o la, cambia solo l'apparenza ma non la sostanza.  ovunque poserete lo sguardo e l'attenzione, trovere unità e connessione

1 commento:

  1. "ovunque poserete lo sguardo e l'attenzione, troverete unità e connessione".
    Questa frase è essenziale. Così come lo è il concetto di "energia collassata". Forse però sei troppo diffidente nei confronti della piattaforma materiale. è molto meno materiale di quanto sembri, e in fondo il suo essere illusoria vale fino a quando non si scopre il trucco, dopodichè diviene inodore ed insapore ma autentica come l'acqua. ecco, credo che respirare la realtà non sia troppo diverso da saper gustare l'acqua più insapore.
    In ogni caso, complimenti e i migliori auguri per questo blog!

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