e poi mi accorgo che non ho capito nulla.
che ho dei limiti conoscitivi immensi perchè limitata è la mente.
certo, con la mente possiamo spaziare ovunque, andare in alto ed in basso e nelle profondità più intime di noi stessi, dei pensieri e del creato. la mente è un potente strumento che simula condizioni e che ci permettere di farne esperienza. il mondo di per sè non è oggettivo, il vero mondo siamo noi. perchè è tramite i sensi del corpo che interpretiamo una possibile realtà, per me il cielo è azzurro, per la mucca è grigio, inoltre per me il cielo è tante altre cose quante le possibilità che io posso concepire, per la mucca è solo uno sfondo o poco più. il mio grado di astrazione è maggiore del suo ( della mucca ) perchè ciò che sono è diverso da ciò che è la mucca. magari nell'essenza siamo uguali, ma vestiamo diversi modi di usare le capacità a nostra disposizione.
la mente crea e distrugge, ma non può arrivare alla Verità. non a caso l'uomo ha creato la scienza e tramite le verifiche empiriche spesso si comprende d'aver filosoficamente errato, o meglio di non aver colto la Verità.
anche se la verità non è una cosa che può venire colta esclusivamente tramite la scienza o tramite la filosofia, essa è qualcosa che è gia inscritta dentro noi, ed a cui noi dobbiamo solo imparare ad avere accesso.
forse, e lo dico dopo aver pensato per anni, l'unica verità è accettare di non saperla.
forse, l'unica verità è accettare sestessi, ma forse è ancora di più trovare il proprio equilibrio
nella consapevolezza più elevata possibile circa noi stessi, nell'ascolto del sè, della mente o di quello che più vi pare. alla fine è solo una questione di semantica, come dice un mio amico.
per quanto riguarda l'analisi di cosa sia il mondo esterno.. beh in primis esso viene filtrato da noi stessi, dal nostro microcosmo e secondo, possiamo davvero conoscerlo? sapere cosa esso sia davvero? il perchè esso esiste ?
possiamo avanzare ipotesi, nel peggiore dei casi possiamo credere ciecamente nelle nostre ipotesi ma nel migliore dei casi possiamo umilmente dire : non lo so.
ed è quando diciamo non lo so che si apre dinnanzi a noi l'infinito, un grande nulla che può essere un grande tutto.
questo blog si propone come mezzo per le anime in cammino per trovare risposte al senso della vita individuale e generale. verranno esplorati i temi più disparati aventi come unico centro focale la Coscienza in quanto nulla ha senso al di fuori della coscienza stessa e niente ne è mai davvero fuori. questo blog ha l'intento quindi di aiutare gli esseri umani nel risveglio e nella maggiore presa di coscienza e consapevolezza sul sè e sull'ambiente circostante
sabato 26 marzo 2011
martedì 22 marzo 2011
sonnecchiando col cane
sonnecchiavo col cane e lasciavo la mente libera di vagare fino a farla perdere e sentire solo più mestesso.
qualche tempo fa un caro amico mi ha ricordato una massima zen circa l'illuminazione : arriva quando non la cerchi.
e infatti mi è arrivata l'illuminazione personale. non sto dicendo che ho trasceso e capito tutto, no affatto.
al massimo ho fatto un gradino in più sulla comprensione.
l'idea venutami è la seguente:
siamo qui a giocare al gioco dei mondi, attraversiamo, come viaggiatori, tante dimensioni in cui facciamo esperienza. non è l'esperienza in sè ad avere importanza ma il fatto che apprendiamo mediante esperienza.
apprendiamo, e più apprendiamo più ci uniamo con il creato perchè realizziamo l'unione e l'armonia. apprendiamo la pace e la serenità come frutto di un equilibrio che solo mediante il rispetto della nostra intimità possiamo raggiungere, non importa in che modo o perchè lo raggiungiamo. è lo stato di coscienza che conta.
rispettare ogni cosa per il solo fatto che esiste... esistenza significa sacralità e divinità non tanto perchè il singolo sia Dio, quanto perchè ne è parte, volendo possiamo dire ne è figlio. siamo tutti Dei in procinto di realizzarlo, ma preferisco la metafora dell'esploratore che, immergendosi nella sostanza, ne esce poi rafforzato.
ci muoviamo fra e nelle creazioni del cratore, ci perdiamo e in questo modo viviamo... è l'unica possibile via, e come via ha infinite possibilità.
siamo l'Uno e l'altro in questo eterno paradosso che si affaccia sul Grande Nulla
qualche tempo fa un caro amico mi ha ricordato una massima zen circa l'illuminazione : arriva quando non la cerchi.
e infatti mi è arrivata l'illuminazione personale. non sto dicendo che ho trasceso e capito tutto, no affatto.
al massimo ho fatto un gradino in più sulla comprensione.
l'idea venutami è la seguente:
siamo qui a giocare al gioco dei mondi, attraversiamo, come viaggiatori, tante dimensioni in cui facciamo esperienza. non è l'esperienza in sè ad avere importanza ma il fatto che apprendiamo mediante esperienza.
apprendiamo, e più apprendiamo più ci uniamo con il creato perchè realizziamo l'unione e l'armonia. apprendiamo la pace e la serenità come frutto di un equilibrio che solo mediante il rispetto della nostra intimità possiamo raggiungere, non importa in che modo o perchè lo raggiungiamo. è lo stato di coscienza che conta.
rispettare ogni cosa per il solo fatto che esiste... esistenza significa sacralità e divinità non tanto perchè il singolo sia Dio, quanto perchè ne è parte, volendo possiamo dire ne è figlio. siamo tutti Dei in procinto di realizzarlo, ma preferisco la metafora dell'esploratore che, immergendosi nella sostanza, ne esce poi rafforzato.
ci muoviamo fra e nelle creazioni del cratore, ci perdiamo e in questo modo viviamo... è l'unica possibile via, e come via ha infinite possibilità.
siamo l'Uno e l'altro in questo eterno paradosso che si affaccia sul Grande Nulla
sabato 19 marzo 2011
sostanza degli dei
ti perdi e ti ritrovi
e poi ti perdi ancora.
ogni volta diverso ed ogni volta uguale.
ti trascini in una dimensione
che perde spazio e tempo
lasciandoti sospeso
come un punto di percezione
affacciato su testesso.
non è una cosa umana,
questa è la sostanza degli Dei.
e poi ti perdi ancora.
ogni volta diverso ed ogni volta uguale.
ti trascini in una dimensione
che perde spazio e tempo
lasciandoti sospeso
come un punto di percezione
affacciato su testesso.
non è una cosa umana,
questa è la sostanza degli Dei.
lunedì 14 marzo 2011
la bugia
salve a tutti, miei cari lettori. oggi tratterò un tema meno spirituale del solito ( ma ne esiste uno più spirituale dell'altro? eheh ). Tratterò della bugia, dei possibili motivi per cui si mente e della sorprendente scoperta emersa nella zoologia tramite lo studio di alcuni primati.
Perchè l'uomo mente?
di norma di potrebbe dire che l'essere umano è portato a mentire per evitare un problema che non dipende da sestesso. questa definizione è per ovvi motivi imparziale poichè sta nella visione individuale di ciascuno il potersi adattare e quindi vedere o meno un problema. i problemi, per dirla in breve, non esistono.
tuttavia esistono condizioni e situazioni in cui c'è meno confort di altre e quindi, l'uomo come tutti gli altri esseri, tendendo alla pace ed all'armonia se può evitare stress superflui lo fa molto volentieri.
la bugia quindi dipende dalla mancanza di un'apertura mentale tale per cui ogni persona accetta totalmente l'altro senza imporgli restrizioni, ma anzi rispettandone la natura e la libertà individuale nel cammino della vita che è unicamente individuale!
venendo meno, in molte persone, quest'apertura mentale ( il che si traduce in imposizioni verso l'altro ) l'essere umano adotta la strategia del mentire ossia il dire quello che l'altro vuole sentirsi dire per placare l'ansia interiore. insomma, il bugiardo dà il contentino al suo "persecutore". ovviamente per persecutore intendiamo una persona che ci reca fastidio quando sa la verità.
l'uomo è l'unico a mentire ? no!
quando è stata insegnata la lingua dei segni agli scimpanzè, oltre a notare come queste scimmie possono comunicare, creare nuovi vocaboli e sono dotate di pensiero astratto, si è scoperto che mentono!
le scimmie non mentono per gioco o per divertirsi, mentono quando ce n'è un motivo.
se c'è una regola che impedisce loro la libertà, loro la infrangono quando pensano di non venir viste, e qualora glielo si fa notare, loro prontamente inventano una bugia per discolparsi ( per non avere problemi ).
qui vi posto dei link se volete approfondire l'argomento
http://linguaggianimali.blogspot.com/2009/05/scinpanze-vs-uomo-similitudini-e.html
http://www.youtube.com/watch?v=scu8ZU1HyNw
altri esempi? ma certo! ve ne do quanti ve ne pare ! i gatti....
se i gatti sanno che voi non volete che loro facciano una determinata azione, in vostra presenza loro vi daranno il contentino e simuleranno un buon addomesticamento, ma appena voi non ci siete loro infrangeranno il tabù, questo è stato dimostrato grazie a delle telecamere in un esperimento di monitoring delle attività dei gatti quando lasciati soli in casa. non è forse un modo felino di mentire?
la stessa cosa vale per molti altri animali dotati di un certo livello di consapevolezza del sè e dell'ambiente.
probabilmente una rana o una lucertola non capirebbero e quindi non potrebbero mentire ( all'uomo) perchè è probabile che anche loro possano mentire in altri modi. per esempio so che vi è un rettile di cui non ricordo il nome che, in presenza di un predatore, simula comportamenti di malattia per scoraggiarlo e questa strategia è efficacie ! ovviamente direte voi che questa strategia usata da quella strana lucertola è un meccanismo di difesa per sopravvivere, certo che si. ma mente per evitare un problema !
torniamo all'uomo. il mentire per evitare un problema è forse un residuo animale sito in noi, o forse è una costante naturale tipica di ogni essere almeno nella sfera fisica di esistenza. la domanda che ora pongo a me ed a voi è la seguente : è meglio mentire per evitare un problema ( che non esiste in quanto è problema ciò che io percepisco per vari motivi come tale ) o è meglio essere sempre sinceri con gli altri ma restando autocentrati in sestessi ? d'altronde quando si è nello stato meditativo ( non quello ipnotico ) ma quello in cui si è molto lucidi e presenti, si può benissimo notare come nulla ci possa dare fastidio in quanto ogni barriera cade e noi, essendo autocentrati, sentiamo la nostra presenza viva dietro i nostri occhi e stiamo in pace.
se una persona reagisce male dinnanzi alla verità il problema non è affatto nostro, ma suo!
perchè è quella data persona che ha un problema nei confronti di ciò che voi avete detto, il problema è suo e mostrandoglielo gli/le date la possibilità, un'opportunità, di capirlo e liberarsene. di staccarsi da un attaccamento che costringe il suo essere in una prigione concettuale chiusa.
forse il problema è che molte persone, nel momento in cui mentono, stanno mostrando a sestesse di non avere ancora raggiunto un grado tale di "evoluzione" tale per cui nulla le può scalfire più e quindi usano la bugia per evitare... ma evitare che cosa ? evitare che un mostro percettivo illusorio faccia capolino nella propria coscienza. o forse no... io risposte non ne ho, ho solo ragionamenti e stati emotivi come tutti voi
Perchè l'uomo mente?
di norma di potrebbe dire che l'essere umano è portato a mentire per evitare un problema che non dipende da sestesso. questa definizione è per ovvi motivi imparziale poichè sta nella visione individuale di ciascuno il potersi adattare e quindi vedere o meno un problema. i problemi, per dirla in breve, non esistono.
tuttavia esistono condizioni e situazioni in cui c'è meno confort di altre e quindi, l'uomo come tutti gli altri esseri, tendendo alla pace ed all'armonia se può evitare stress superflui lo fa molto volentieri.
la bugia quindi dipende dalla mancanza di un'apertura mentale tale per cui ogni persona accetta totalmente l'altro senza imporgli restrizioni, ma anzi rispettandone la natura e la libertà individuale nel cammino della vita che è unicamente individuale!
venendo meno, in molte persone, quest'apertura mentale ( il che si traduce in imposizioni verso l'altro ) l'essere umano adotta la strategia del mentire ossia il dire quello che l'altro vuole sentirsi dire per placare l'ansia interiore. insomma, il bugiardo dà il contentino al suo "persecutore". ovviamente per persecutore intendiamo una persona che ci reca fastidio quando sa la verità.
l'uomo è l'unico a mentire ? no!
quando è stata insegnata la lingua dei segni agli scimpanzè, oltre a notare come queste scimmie possono comunicare, creare nuovi vocaboli e sono dotate di pensiero astratto, si è scoperto che mentono!
le scimmie non mentono per gioco o per divertirsi, mentono quando ce n'è un motivo.
se c'è una regola che impedisce loro la libertà, loro la infrangono quando pensano di non venir viste, e qualora glielo si fa notare, loro prontamente inventano una bugia per discolparsi ( per non avere problemi ).
qui vi posto dei link se volete approfondire l'argomento
http://linguaggianimali.blogspot.com/2009/05/scinpanze-vs-uomo-similitudini-e.html
http://www.youtube.com/watch?v=scu8ZU1HyNw
altri esempi? ma certo! ve ne do quanti ve ne pare ! i gatti....
se i gatti sanno che voi non volete che loro facciano una determinata azione, in vostra presenza loro vi daranno il contentino e simuleranno un buon addomesticamento, ma appena voi non ci siete loro infrangeranno il tabù, questo è stato dimostrato grazie a delle telecamere in un esperimento di monitoring delle attività dei gatti quando lasciati soli in casa. non è forse un modo felino di mentire?
la stessa cosa vale per molti altri animali dotati di un certo livello di consapevolezza del sè e dell'ambiente.
probabilmente una rana o una lucertola non capirebbero e quindi non potrebbero mentire ( all'uomo) perchè è probabile che anche loro possano mentire in altri modi. per esempio so che vi è un rettile di cui non ricordo il nome che, in presenza di un predatore, simula comportamenti di malattia per scoraggiarlo e questa strategia è efficacie ! ovviamente direte voi che questa strategia usata da quella strana lucertola è un meccanismo di difesa per sopravvivere, certo che si. ma mente per evitare un problema !
torniamo all'uomo. il mentire per evitare un problema è forse un residuo animale sito in noi, o forse è una costante naturale tipica di ogni essere almeno nella sfera fisica di esistenza. la domanda che ora pongo a me ed a voi è la seguente : è meglio mentire per evitare un problema ( che non esiste in quanto è problema ciò che io percepisco per vari motivi come tale ) o è meglio essere sempre sinceri con gli altri ma restando autocentrati in sestessi ? d'altronde quando si è nello stato meditativo ( non quello ipnotico ) ma quello in cui si è molto lucidi e presenti, si può benissimo notare come nulla ci possa dare fastidio in quanto ogni barriera cade e noi, essendo autocentrati, sentiamo la nostra presenza viva dietro i nostri occhi e stiamo in pace.
se una persona reagisce male dinnanzi alla verità il problema non è affatto nostro, ma suo!
perchè è quella data persona che ha un problema nei confronti di ciò che voi avete detto, il problema è suo e mostrandoglielo gli/le date la possibilità, un'opportunità, di capirlo e liberarsene. di staccarsi da un attaccamento che costringe il suo essere in una prigione concettuale chiusa.
forse il problema è che molte persone, nel momento in cui mentono, stanno mostrando a sestesse di non avere ancora raggiunto un grado tale di "evoluzione" tale per cui nulla le può scalfire più e quindi usano la bugia per evitare... ma evitare che cosa ? evitare che un mostro percettivo illusorio faccia capolino nella propria coscienza. o forse no... io risposte non ne ho, ho solo ragionamenti e stati emotivi come tutti voi
giovedì 3 marzo 2011
Dio
un nucleo di capacità,
La pervasiva fonte,
che proietta nel Grande Vuoto
il gioco delle Realtà.
La pervasiva fonte,
che proietta nel Grande Vuoto
il gioco delle Realtà.
Coscienza
un piccolo nucleo di capacità
che proietta nel vuoto il gioco
delle illusioni.
che proietta nel vuoto il gioco
delle illusioni.
mercoledì 2 marzo 2011
eternità
così come nell'opera degli artisti vive e si riflette l'essenza del loro creatore
così nel creato c'è ovunque traccia di Dio.
così come il dipinto è l'estensione del pittore,
così ogni granello di sabbia è un riflesso di un lato del Supremo.
in ogni coscienza vive l'infinito delle possibilità
che come un soffio di vento può levare i teli
e svelare all'osservatore la magnificenza di cui sarà testimone.
ogni coscienza è così profonda da essere eterna
svela sestessa al resto del mondo
per poter vedere la vita attorno.
nella ricerca dell'equilibrio si alternano gli equinozi
i solstizi e le stagioni.
a volte fa freddo, altre piove, poi viene l'arcobaleno
ed infine il sole, ma la Terra continua a girare indisturbata
dandoci grandi lezioni di vita anche se a volte è nell'era glaciale.
impariamo ad osservare ogni nostro stato restando in pace
come fa la Terra e con la luce forte della consapevolezza
che pian piano di conduce all'amore, accendiamo il sole.
così nel creato c'è ovunque traccia di Dio.
così come il dipinto è l'estensione del pittore,
così ogni granello di sabbia è un riflesso di un lato del Supremo.
in ogni coscienza vive l'infinito delle possibilità
che come un soffio di vento può levare i teli
e svelare all'osservatore la magnificenza di cui sarà testimone.
ogni coscienza è così profonda da essere eterna
svela sestessa al resto del mondo
per poter vedere la vita attorno.
nella ricerca dell'equilibrio si alternano gli equinozi
i solstizi e le stagioni.
a volte fa freddo, altre piove, poi viene l'arcobaleno
ed infine il sole, ma la Terra continua a girare indisturbata
dandoci grandi lezioni di vita anche se a volte è nell'era glaciale.
impariamo ad osservare ogni nostro stato restando in pace
come fa la Terra e con la luce forte della consapevolezza
che pian piano di conduce all'amore, accendiamo il sole.
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