venerdì 6 luglio 2012

la vita è un processo di morte, forse...

nasciamo. si forma una cellula, inizia a sdoppiarsi velocemente e dopo un po' ecco pronto un bell'organismo nuovo di pacca.
qui inizia il bello. quell'organismo ha già in sè il seme della propria morte, anomalie genetiche ed imperfezioni che lo porteranno alla morte per qualche cedimento fisico. predisposizioni al collasso. ammenochè non si è perfettamente sani senza nessun tipo di predisposizioni.
a quel punto subentra il fattore ambientale : mangiamo , beviamo e respiriamo e, in modo più o meno consapevole, assumiamo sostanze nocive o il cui effetto a lungo termine è il deterioramento di qualche parte del corpo con conseguente morte e magari accompagnata da una lenta agonia.
nei casi più curiosi ce la provochiamo noi con le nostre scelte , usando droghe, fumando sigarette, bevendo liquidi dannosi ecc.
cosa cambia fra decidere di assumere una sostanza per piacere, sapendo d'esser tossica, ed assumerla senza saperlo ?
se io bevo 10 caffè al giorno mi provoco una gastrite cosa che però potrei provocarmi vivendo tranquillamente senza assumere consapevolmente nulla che me la possa causare..

in un caso è una scelta, a volte non del tutto consapevole in quanto non sempre immaginiamo cosa vorrà dire danneggiare il corpo, in un altro caso è un "incidente di percorso".
il punto cruciale che voglio sottolineare è che vivendo incappiamo nella realtà e la realtà è piena di insidie... basta pensare alla molteplicità di virus e batteri , presenti in natura, che determinano la morte o gravi malattie.

in ogni caso nasciamo e , qualsiasi cosa facciamo, moriremo. è inevitabile, possiamo anticipare i tempi, ma il risultato finale è il medesimo.
e siccome avere uno stile di vita salutista non è garanzia di avere una vita sana lunga e prosperosa, dopo anni di paranoie personali sono giunto alla conclusione che è bene vivere il presente al massimo, goderselo più che si può e fare quello che si vuole accettando che le minacce alla salute sono in ogni dove e che probabilmente, in ogni caso, faremo una morte non del tutto piacevole. e negarsi i piaceri, nel caso questi siano dannosi, non è certo il modo migliore per sconfiggere la malattia. anzi è sicuramente il modo migliore per negarsi parte dei piaceri della vita.... e la vita è breve di per sè !

la vecchiaia porta inevitabilmente problemi di salute, sia che si sia condotta una vita sana sia che non lo si sia fatto.  quindi, niente per niente... tanto vale avere tutto; o meglio  fare di tutto un po' o un po' di tutto... come preferite voi   :-)

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